L' impero perduto

L’impero perduto è il secondo romanzo di Clive Cussler che vede come protagonisti i cacciatori di tesori Remi e Sam Fargo. I due questa volta si trovano al largo della Tanzania e, durante un’immersione subacquea, rivengono una moneta antica, recante dei simboli insoliti. Elettrizzati dalla scoperta, insistono nelle ricerche e trovano altri reperti storici, tra cui la campana di una nave. Le immagini dei reperti vengono inviate al laboratorio di Selma Wondrush, in California, ed emerge che i resti appartengono ad una nave della flotta Confederata. Contemporaneamente, a Città del Messico, Quauhtil Garza, leader del partito politico ultranazionalista Mexica Tenochca, è seduto sulla poltrona del presidente del governo. E’ stato investito di tale incarico in virtù della promessa fatta, relativa al riportare il Messico agli antichi splendori dell’impero Azteco, per recuperare il benessere e il patrimonio culturale andato perduto. Pare tuttavia, che sia riuscito ad ottenere il potere solo grazie alla corruzione e all’incompetenza della precedente amministrazione. , Quauhtil Garza è un uomo senza scrupoli affamato di potere che per mantere la posizione al governo si avvale dell’aiuto del suo braccio destro, un ex militare di nome Rivera. Rivera si occupa delle questioni losche e degli affari sporchi per conto del presidente. Quando viene data la notizia che i Fargo, al largo della costa della Tanzania, hanno ritrovato il relitto di una nave appartenente alla flotta Confederata, Rivera sa che è venuto il momento di agire. L’impero perduto è un racconto avvincente che, ruotando attorno alla storia della civiltà azteca, è impreziosito dalla capacità di Clive Cussler nel mescolare sapientemente azione, mistero e intrighi politici.