Di Ilde ce n'è una sola di Andrea Vitali edito da Garzanti

Di Ilde ce n'è una sola

Editore:

Garzanti

Data di Pubblicazione:
21 ottobre 2013
EAN:

9788811678700

ISBN:

8811678706

Pagine:
160
Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
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Trama Di Ilde ce n'è una sola

Di Ilde ce n'è una sola è un romanzo del medico scrittore Andrea Vitali, che ci racconta una nuova straordinaria avventura quotidiana ambientata a Bellano, sulla sponda orientale del lago di Como. Siamo nel luglio del 1949. Alla stazione di Bellano, solitamente tranquilla, c’è una confusione inconsueta. Dal treno, appena giunto in stazione, scende il capotreno Ermete Licuti. Accanto a lui vi è una donna, sorpresa a viaggiare sprovvista di regolare biglietto. Come se non bastasse, la signora non dispone nemmeno dei soldi necessari per pagare la multa. Lei sostiene di essere giunta da Milano, e che ha preso la corriera fino a Varenna, ma giuntà lì, ha finito i soldi e ha dovuto fare la portoghese e prendere il treno senza biglietto in quanto non aveva soldi per concludere il suo viaggio. L’inflessibile capotreno però non sente ragioni, e come da regolamento la consegna ad Amilcare Mezzanotti, il capostazione. L’uomo si ritrova quindi nel suo piccolo ufficio con la donna. Lei si chiama Marta Bisovich ed è di origini triestine. E’ una donna molto bella, carnagione scura, capelli corvini, bei lineamenti e una parlata dall’accento particolare. Nel frattempo, in paese, fervono i preparativi per le elezioni del nuovo sindaco. Le fazioni stanno predisponendo la loro strategia per battere i rivali alle urne. Tra i vari partiti vi è anche la Dc, che sta ancora festeggiando il successo alle politiche del 1948. A Bellano però la Dc è minata da rivalità interne. Amedeo Torelli, attuale vicesindaco, è disposto a giocare qualsiasi carta pur di ottenere la carica di sindaco. Intanto Marta Bisovich sta ripianificando la sua intera esistenza, cerca di fuggire dal suo passato e, nel paese di Bellano, ha individuato il luogo giusto per ricominciare a vivere. Andrea Vitali, con Di Ilde ce n'è una sola, ci porta nella Bellano del dopoguerra, in una quotidianità che si sviluppa dall’intreccio di storie personali e di eventi che riguardano la collettività.

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