L' ignoranza
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Gli Adelphi
- Edizione:
- 4
- Traduttore:
- Pinotti G.
- Data di Pubblicazione:
- 14 maggio 2003
- EAN:
9788845917950
- ISBN:
8845917959
- Pagine:
- 184
Trama L' ignoranza
Un uomo e una donna si incontrano per caso mentre tornano al loro paese natale, che hanno abbandonato vent'anni prima scegliendo la via dell'esilio. Riusciranno a riannodare i fili di una strana storia d'amore, appena iniziata e subito inghiottita dalla palude della storia? Il fatto è che dopo una così lunga assenza "i loro ricordi non si assomigliano". Crediamo che i nostri ricordi coincidano con quelli di chi abbiamo amato, crediamo di avere vissuto la medesima esperienza, ma è solo un'illusione. D'altro canto, che può fare la nostra memoria, quella memoria che del passato non ricorda che una "insignificante minuscola particella"? Viviamo sprofondati in un immenso oblio e ci rifiutiamo di saperlo.
Recensioni degli utenti
L'ignoranza-27 luglio 2011
Lo lessi un po' di tempo fa, ma al momento non me ne resta un gran ricordo. Ricordo poco. E quel che ricordo è un appiattimento di episodi, che scopro poi essere tratti da questo libro, altri da "L'insostenibile leggerezza dell'essere", altri da "L'immortalità", altri da... Ma poi capisco: non è che i romanzi di Kundera finiscano un po' tutti per rassomigliarsi..?
Non ai suoi livelli-5 dicembre 2010
Straordinario come sempre Kundera. Qui però appare un po' in declino, sopratutto per quanto concerne la prosa, non certo ai livelli dei suoi capolavori.
Non eccezionale-19 luglio 2010
A dire la verità credo che dopo aver letto l'insostenibile leggerezza dell'essere ogni altro libro di Kundera non mi sembra di pari valore o comunque che abbia quella stessa magia. Ho trovato questo libro un pò piatto, non mi ha coinvolto come l'altro.
Precisazione-16 luglio 2010
L'ignoranza del titolo non va intesa nell'accezione comune, ma è la resa italiana di un termine spagnolo che significa "nostalgia", molto efficace, secondo Kundera , per esprimere la sofferenza dell'esule: soffro nel ricordo, perché ignoro cosa è stato di quelli che sono rimasti.