L' identità di Milan Kundera edito da Adelphi
Alta reperibilità

L' identità

Editore:

Adelphi

Collana:
Fabula
Edizione:
5
Traduttore:
Marchi E.
Data di Pubblicazione:
29 Ottobre 1997
EAN:

9788845913440

ISBN:

8845913449

Pagine:
176
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4 di 5 su 5 recensioni

Kundera l'identita'Di b. nino-5 Maggio 2021

Lidentità è unossessione. Quando Jean-Marc scambia una sconosciuta di spalle per la sua amata Chantal, o quando Chantal riconosce di avere in sé due volti; quando Jean-Marc smette di voler bene al suo amico F. E quando Chantal dimentica il suo bambino morto; quando Jean-Marc vede che Chantal è invecchiata e quando Chantal si accorge che gli uomini non si voltano più a guardarla; sorge il dubbio che lidentità non esista, che sia il frutto di mille sfaccettamenti. Questo è un libro incentrato sulle assenze, sull'incapacità del corpo di identificarsi, sulla scomparsa dell'amicizia e dell'amore. E costellato di domande fondamentali, è un grande, immenso, infinito incubo.

PiattoDi C. Elena-22 Febbraio 2014

Abbastanza deludente rispetto alle mie aspettative su Kundera. Anche in questo romanzo l'autore scava nel profondo dei due protagonisti (un'insolita coppia, caratterizzata dal fatto che è lei ad essere più vecchia), fino ad arrivare alle logiche egoistiche e inconfessabili tipiche di ognuno di noi. Lei è cinica, conformista e pronta a gioire (segretamente) della morte del figlio. Lui è totalmente sopraffatto dal bisogno di renderla felice, ad ogni costo. Nonostante la trama non sia paragonabile ad altri lavori di Kundera, la sua capacità di levare la maschera ai pensieri dei suoi personaggi lo rende comunque un buon libro.

Il tunnel sotto la ManicaDi p. beatrice-2 Agosto 2011

Un Kundera filosofico più che mai si addentra in un serrato dialogo-riflessione tra due amanti nell'interrogativo delle origini del pensiero umano: "chi sono? ". A tratti cinico a tratti inquietante, come il tunnel sotto la Manica tra Parigi e Londra, Kundera ci conduce alla ricerca del senso dell'identità, in una età in cui l'immagine pubblica dell'io pervade ogni intimità. Dove allora io sono? Nel finale strizza l'occhio al "doppio sogno di Schnitzler" ma si può perdonare!

Il buon vino invecchia sempre bene...Di P. Francesco-23 Ottobre 2010

Un canuto Kundera perde qualcosa in profondità espressiva ma ci regala una storia deliziosa, semplice, di due amanti, o di due solitudini che si incontrano (?) in una Francia surreale. Infatti se questa storia è narrata con candore e sensibilità, scavando come al solito nel profondo delle manie e delle incomprensioni dei protagonsti, sono assolutamente fantastici i dettagli, le descrizioni, i personaggi secondari: il Kundera post-89 si adegua a suo modo al mondo "post-moderno" e con critica sottile e feroce distrugge il mondo della "globalizzazione" e l'omologazione di massa di fronte alla cui piattezza spiccano le figure, forse eccessive, forse infantili, dei due protagonisti, ma vere nella loro sensibilità che tuttavia, man mano che il romanzo va avanti, è messa alla prova fino a quasi scomparire in un finale vertiginoso ed angosciante, chiuso forse un po'troppo ex-machina. Sicuramente, nonostante questo eccesso, e nonostante qualche eccessiva infantilità dei protagonisti, uno dei migliori libri di Kundera, certamente il migliore degli ultimi.

Uno dei più belli di KunderaDi Z. Valentina-18 Luglio 2010

Questo piccolo libro, l'ho praticamente divorato, cominciandolo a leggere non si riesce a staccare gli occhi dalle pagine. E' un libro breve, ma carico di significato, che fa capire molto dei rapporti umani, fa riflettere su quelle volte che per non dire qualcosa nascono tutta una serie di incomprensioni. Sarà che Kundera ho letto quasi tutto (e lo adoro), ma questo insieme all'insostenibile leggerezza dell'essere, è uno dei migliori.