Icona e diagramma. Il segno matematico in Charles Sanders Peirce

Nonostante le difficoltà con le quali si scontra il tentativo di offrire una lettura organica del pensiero di Charles Sanders Peirce vale la pena – e il presente volume ne è una prova – di continuare a impegnarsi in questa direzione. In particolare, come qui viene mostrato, le indagini di Peirce sull’ontologia e sulla metodologia delle scienze matematiche sembrano perdere gran parte del loro interesse, e perfino della loro comprensibilità, se non vengono inserite nel contesto di quel sistema fenomenologico che scaturisce in Peirce dal superamento del trascendentalismo kantiano. L’abbandono del dualismo fenomeno-noumeno a favore di una tavola categoriale di natura semiotica si ritrova a fondamento dell’approccio peirceano alla matematica, del carattere osservativo e sperimentale – e da qui informativo – attribuito dal filosofo americano a questa scienza. A partire da un’indagine dei concetti di astrazione ipostatica e di ragionamento teorematico, centrali nella trattazione peirceana delle scienze deduttive, questo lavoro si propone di interpretare le riflessioni di Peirce sulla conoscenza a priori nel complesso della fondazione gnoseologica della filosofia pragmatista dell’autore. Nozione centrale della ricerca è quella di diagramma, segno grafico peculiare del procedimento deduttivo, oggetto singolo e materiale, come tale passibile di osservazione. Il segno diagrammatico, pur partecipando di aspetti indessicali e simbolici, si rivela nel proprio carattere essenziale di icona, quale unica modalità semiotica in grado di farsi portatrice di nuova conoscenza.