Hotel Bosforo di Esmahan Aykol edito da Sellerio Editore Palermo
Discreta reperibilità

Hotel Bosforo

Collana:
Promemoria
Traduttore:
Cervini E.
Data di Pubblicazione:
26 luglio 2022
EAN:

9788838943874

ISBN:

8838943877

Pagine:
265
Formato:
brossura
Acquistabile con o la

Libro Hotel Bosforo di Esmahan Aykol

Trama libro

Kati Hirschel ha due passioni: i libri gialli e Istanbul. Per unire questi due grandi amori, la giovane tedesca ha deciso di aprire una libreria specializzata in gialli nella capitale turca, porta tra Oriente e Occidente. Kati è indipendente, sola, alquanto vanitosa, e conosce ogni angolo di Istanbul. Il suo caos l'appassiona, frutto inebriante di una stratificazione di esseri umani profondamente diversi, ma capaci di convivere e comunicare. Petra, sua vecchia amica tedesca diventata attrice di una certa fama, è a Istanbul per girare un film. Ma appena due giorni dopo viene sospettata del delitto del regista Karl Müller, trovato morto nella vasca da bagno della sua suite all'Hotel Bosforo, ucciso da un asciugacapelli caduto in acqua. Si mormora di una relazione tra lei e il regista. Kati si sente coinvolta e decide di seguire le indagini tra produttori dal passato losco, poliziotti spicci, artisti, bohémien, circuiti internazionali dell'orrore, vendette, e un amore. E nel suo investigare il lettore sprofonda e si perde dentro la bolla di una metropoli orientale carica di storia europea.

€ 9,50 € 10,00
Risparmi: € 0,50 (5%)
Spedizione GRATUITA sopra € 25
Normalmente disponibile in 3-4 giorni lavorativi
Consegna a € 2,90 25-27 febbraio
oppure ordina e scegli spedizione espressa per riceverlo venerdì 21 febbraio
servizio Prenota Ritiri su libro Hotel Bosforo
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

2 di 5 su 5 recensioni

Un giallo diverso Di M. Cristina - 11 febbraio 2012

Un giallo al femminile nonché "made in Turchia". Lettura divertente anche se alquanto improbabile e non esente da incongruenze. Di positivo ha il pregio di farci familiarizzare senza grande fatica con un mondo in bilico tra due culture, quella Turchia alle soglie del suo ingresso in Europa. Di negativo il tempo perso dalla protagonista di fronte all'armadio con conseguente descrizione del guardaroba che si propone di indossare?

Hotel Bosforo Di T. Paola - 28 luglio 2011

Ottimo giallo, la scrittura fluente riesce a limare anche alcuni difetti di trama. Un'ottima lettura di transizione (che dopo aver letto il libro di Goliarda di cui prima o poi parlerò, ci vuole del tempo per tornare a letture normali) . Una piccola nota preliminare per quanto riguarda la traduzione: il libro è scritto in turco (titolo originale "La libreria") , ma qui ne viene presentata la traduzione dalla traduzione tedesca. Una nota di demerito alla Sellerio. Il libro in sé, comunque, è gradevole. Sia per la parte narrativa in sé che per la parte "d'ambiente". Ci viene presentata la prima "indagine" della libraria Kati, quarantenne nata in Turchia, poi rifugiata in Germania, ed ora di ritorno da 13 anni nella natia Istanbul, dove corona il suo sogno, aprire una libreria di libri gialli. La sua normale routine di immigrataintegrata viene sconvolta dall'arrivo dell'amica Petra, compagna dei tempi berlinesi, ora attrice che si appresta a girare un film in Turchia. E subito dopo dalla morte del regista del film. Trovandosi sfiorata da queste vicende di cui tante volte legge nei libri che vende, Kati non riesce a fare a meno di intricarsi nella vicenda. E svolgendo a suo modo un'indagine fuori dalla norma, arriva all'altrettanto "a-normale" conclusione, dove i fili del giallo (anche se non con la calma che avremmo voluto) vengono riannodati e riassunti. Ma se questa è la storia, altro, e più interessante, ci riserva il libro. Primo su tutto, Istanbul, intesa come città viva, pulsante, caotica, ma in fondo molto amata sia da Kati che dall'autrice. Che riesce a restituircene caratteri ed odori: il traffico caotico, ma anche la calma delle sale de tè, i difficili rapporti umani, ma anche le amicizie vere, di quelle che se hai bisogno sai che ci sono. E così giriamo anche noi, ancora una volta, per Cihangir, per Ortaky, per Eminn, per i vicoli, per i locali a bere una birra, per i caffè, per un kebab vicino all'aeroporto. Vediamo i turchi con il telefonino in mano e la sigaretta in bocca. Vediamo i poliziotti volenterosi ed i criminali gentili della mafia turca. Ma soprattutto vediamo il conflitto tra culture: tedeschi che amano la Turchia e cercano di integrarsi (come turchi che amano la Germania e cercano di integrarsi) , ed espatriati (tedeschi, inglesi, spagnoli) che rifiutano di cercare i bandoli del loro vivere ad Istanbul, e ne rimarranno per sempre fuori. Sotteso, c'è anche un discorso su pedofilia e giusta punizione per i crimini, non facile da affrontare, anche se l'autrice, laureata in giurisprudenza, fa trapelare alcune considerazioni. Come affrontato, ma credo verrà ripreso in altre puntate della vita di Kati che non mi aspetto sia isolata a questa sola uscita, il discorso di amore e sesso. Intanto, c'è anche Fofo omosessuale sempre dietro a nuovi amori. Ma c'è anche Kati stessa con le sue attrazioni e ritrosie verso l'altro sesso, e la sua scoperta che, anche a quaranta anni, può nascere amore profondo (ripeto sua, che noi smaliziati sappiamo bene che l'amore nasce quando vuole, a prescindere) . Piacevole è quindi farsi prendere per mano da Kati, che in prima persona ci fa salire sulla sua macchina sgangherata, si imbufalisce per il traffico, e la mancanza di parcheggi, ci fa visitare la sua libreria, condendo le pagine con un tocco leggero di umorismo che non guasta. Un libro dignitoso, piacevolmente letto (soprattutto, ripeto, per quel riportarci con gusto ai sapori turchi) e graziosamente da consigliare.

Entusiasmante solo per due capitoli Di B. Laura - 16 marzo 2011

Entusiasmante solo per due capitoli, ed esattamente i primi due, poi il libro si trascina stancamente verso trame sconatate o troppo forzose. Molto bella e intensa "l'atmosfera" descrittiva che l'autrice riesce a creare della città di Istanbul e la caratterizzazione del profilo della protagonista del romanzo.

Hotel Bosforo Di E. Ahmad - 15 novembre 2010

Noioso, scialbo, se non fosse stato per un paio di scene di sesso avrei pensato di stare leggendo un gialletto di Jessica Fletcher. Storia esile, ritmo assente... Neanche Istambul risulta affascinante, sembra Cabbot Cove. Evitabile

Hotel Bosforo Di g. matteo - 24 settembre 2010

Come giallo non ti lascia granché, ma vale assolutamente la pena per la descrizione dall'interno (l'autrice è turco-tedesca) dell'identità di un popolo e di una città in particolare, Istanbul. Una descrizione molto corrispondente al vero, quella di una Turchia moderna, europea, curiosa, vitale, colorata.