La guerra non ha un volto di donna. L'epopea delle donne sovietiche nella seconda guerra mondiale
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- Tascabili. Saggi
- Traduttore:
- Rapetti S., Bonora P. M.
- Data di Pubblicazione:
- 28 agosto 2017
- EAN:
9788845293924
- ISBN:
8845293920
- Pagine:
- 464
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Seconda Guerra Mondiale, Studi sui generi: donne
Descrizione La guerra non ha un volto di donna. L'epopea delle donne sovietiche nella seconda guerra mondiale
Se la guerra la raccontano le donne, quando prima l'hanno raccontata solo gli uomini... se a farla raccontare è Svetlana Aleksieviéc... se le sue interlocutrici avevano in gran parte diciotto o diciannove anni quando, perlopiù volontarie, sono accorse al fronte per difendere la patria e gli ideali della loro giovinezza contro uno spietato aggressore... allora nasce un libro come questo. 22 giugno 1941: l'uragano di ferro e fuoco che Hitler ha scatenato verso Oriente comporta per l'URSS la perdita di milioni di uomini e di vasti territori e il nemico arriva presto alle porte di Mosca. Centinaia di migliaia di donne e ragazze, anche molto giovani, vanno a integrare i vuoti di effettivi e alla fine saranno un milione: infermiere, radiotelegrafiste, cuciniere e lavandaie, ma anche soldati di fanteria, addette alla contraerea e carriste, genieri sminatori, aviatrici, tiratrici scelte. La guerra "al femminile" - dice la scrittrice - "ha i propri colori, odori, una sua interpretazione dei fatti ed estensione dei sentimenti e anche parole sue". Lei si è dedicata a raccogliere queste parole, a far rivivere questi fatti e sentimenti, nel corso di alcuni anni, in centinaia di conversazioni e interviste. Cercava l'incontro sincero che si instaura tra amiche e quasi sempre l'ha trovato: le ex combattenti e ausiliarie al fronte avevano serbato troppo a lungo, in silenzio, il segreto di quella guerra che le aveva per sempre segnate...
Recensioni degli utenti
Epico e commovente-24 novembre 2016
È molto interessante ed innovativo il fatto di considerare un evento come quello bellico, da un punto di vista femminile, vale a dire senza la retorica e la violenza implicita che solitamente caratterizza i libri di questo tipo. Ogni donna intervistata ha partecipato alla II guerra mondiale, o grande guerra patriottica come era detta in URSS, in differente maniera, da semplice lavandaia a pilota di carro armato, da generale di brigata a crocerossina; ognuna fornisce con semplicità e mitezza il proprio sguardo sui fatti senza rancori o pomposità retoriche, ma semplicemente narrando una storia. Per non scordarci che se viviamo in un nuovo medioevo, lo dobbiamo principalmente a queste Sonie e Tatiane (ed ai loro mariti, figli e fidanzati).