La guerra dei cafoni di Carlo D'Amicis edito da Minimum Fax

La guerra dei cafoni

Editore:

Minimum Fax

Collana:
Nichel
Data di Pubblicazione:
21 Aprile 2008
EAN:

9788875211738

ISBN:

8875211736

Pagine:
224
Formato:
brossura
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Trama La guerra dei cafoni

Estate 1975. In un villaggio della costa salentina si rinnova la guerra che oppone i ragazzini benestanti ai figli dei pescatori, dei pastori, dei contadini: i cosiddetti cafoni. A dichiarare e alimentare questo conflitto è il quattordicenne capo dei signori, che fa Angelo di nome, ma che nel soprannome porta il segno del campione e della perfidia: Francisco Marinho (rapinoso calciatore brasiliano dell'epoca), altrimenti detto il Maligno. Ossessionato dall'odio per i cafoni, Francisco Marinho combatte in nome dell'ordine sociale, della divisione di classe, della continuità storica. Ma quando, per un tragicomico equivoco, nella sua visione del mondo subentra una punta di compassione - o forse di affetto, o forse di amore - verso una giovane cafona, la separazione tra il bene e il male comincia a offuscarsi. Intorno a lui, i sintomi di una stagione nuova: dove il prestigio o la disgrazia dell'essere cede il passo all'arroganza dell'avere. La guerra dei cafoni non sarà più scontro tra i ranghi che ribadiscono la propria natura, ma lotta di conquista, arrampicamento, disordine collettivo e interiore. Metafora, attraverso un microcosmo di ragazzini indemoniati, del cambiamento collettivo che in quegli anni trasfigurò il nostro paese, il nuovo libro di Carlo D'Amicis è poema cavalleresco e satira sociale, romanzo di formazione e divertissement pulp, tragedia dell'antica borghesia e commedia dell'Italia moderna.

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4 di 5 su 1 recensione

La guerra dei cafoniDi R. Lucia-20 Luglio 2011

Romanzo interessante, con alcuni sprazzi davvero eccezzionali di fine umorismo - seppur in alcune parti un p monotono - e molto "consapevole", nel senso che si avverte la capacit dellautore sia nella ricerca della lingua giusta, sia nello sviluppo della tematica che - mi verrebbe da dire - per il modo in cui viene trattata, deve avere riflessi autobiografici a cui lautore stesso tiene e non poco. Come detto il risultato é gradevole anche se tutto sommato non si pu parlare di un capolavoro.