Descrizione La grande menzogna. Tutto quello che non vi hanno mai raccontato sulla prima guerra mondiale
Lo sapevate che mentre i cappellani militari italiani - a cui venne proibito di utilizzare la parola "pace" - benedivano le armi che servivano ad uccidere o intonavano Te Deum di ringraziamento per le stragi perpetrate nei confronti dei nemici, plotoni di prostitute venivano inviate dagli Stati maggiori al fronte per tenere alto il morale della truppa? Che nonostante la martellante propaganda e l'esaltazione dell'eroismo dei soldati, suicidi, automutilazioni, disturbi mentali di ogni tipo e alcolismo erano tra i fenomeni più diffusi tra i militari in trincea? Che le mazze ferrate erano tra gli strumenti in dotazione agli eserciti per finire come bestie al macello i soldati agonizzanti, specie dopo aver usato contro di loro i gas asfissianti? Che i fanti che esitavano a lanciarsi all'assalto del nemico venivano trucidati dai carabinieri appostati alle loro spalle? Che per essere fucilati bastava anche solo tornare in ritardo dopo una licenza, oppure venire sorpresi a riferire o scrivere una frase ingiuriosa contro un superiore? E che ai prigionieri di guerra italiani, considerati vili, imboscati e disertori, il nostro governo, unico tra i Paesi belligeranti, non inviò alcun aiuto che ne alleviasse le terribili condizioni di detenzione?
Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile
Recensioni degli utenti
Molto interessante e istruttivo-8 novembre 2015
Squarciato il velo della grande menzogna, della persistente demagogia e della costruita e sempre alimentata retorica nazional-popolare, resta l'orrore assoluto della prima guerra mondiale: sterminio tecnologico di massa, macello delle nazioni e delle succubi popolazioni. Il progresso tecnologico del tempo - gas, mitragliatrici, aerei, bombe,artiglieria, lanciafiamme, sommergibili - fu messo al servizio di una ideologia di morte, per ingrassare precisi interessi economici, con la complicità di corrotti politici, intellettuali e gerarchi militari. Moltitudini umane rintanate nelle trincee asfissiate da gas letali e finite a colpi di mazze ferrate; soldati italiani costretti, per non essere trucidati dai carabinieri appostati alle loro spalle, ad uscire dalle trincee per farsi macellare dall'artiglieria o da mitragliatrici nemiche, in inutili e disperate ondate d'assalto; prigionieri italiani deliberatamente abbandonati, perché giudicati disertori e vigliacchi, al proprio infame destino in terra nemica; assurdi e ingiustificabili richiami alla guerra giusta e al "catechismo del cannone"; regime del terrore e decimazioni fra i soldati per mantenere la disciplina; prostituzione di stato, ubriachezze, pazzie, orrende mutilazioni...queste e altre atrocità continuano a essere nascoste dalla grande menzogna e dai suoi sempre rinnovati rituali.