Il grande gioco e la sua fine

Guido Riccio (biologo e ricercatore), in questo libro, indaga quelli che i teologi chiamano i *novissimi*, cioè le cose ultime. L'autore, con uno stile che riecheggia la mitologia greca, racconta la storia dell'essere, dal Big Bang al sorgere della coscienza. Il testo può essere letto come un tentativo di risposta a una domanda fondamentale: «il mondo che ci circonda, retto da un rigido meccanicismo e oggetto delle scienze della natura, è un prodotto del caso oppure di un'intelligenza?». La proposta di soluzione avanzata sta nella dialettica tra Pensiero e Nulla; dialettica che si risolve nell'avvento della Parola. Si possono trovare in queste pagine echi di Hegel (Pensiero-Nulla-Parola sono una riformulazione dell'hegeliana dialettica dello Spirito, forse la più grande rappresentazione concettuale della Trinità) e di Pierre Teilhard de Chardin (l'Evoluzione come proiezione dello Spirito). Ottima lettura.