Il grande Gatsby. Ediz. integrale

Primo libro che leggo di questo autore, devo ammettere che mi ha rapita. Siamo nell'America degli anni Venti, con sottofondo di jazz, party e abiti alla moda. All'inizio ho trovato la scrittura un po' lenta e complessa, ho fatto fatica ad entrare nella storia, ma dopo qualche pagina fila tutto liscio e, anzi, non riesci più a staccarti dal libro. Entri in questo mondo fatto di grandi feste e solitudine, tanti amici e tenebre. Il finale lascia senza parole. Non so se il film del 2013 sia all'altezza, ma questo libro è una perla.

Storia ambientata nell'America degli anni '20, racconta le vicende che ruotano attorno a Jay Gatsby ed all'amore della sua vita, Daisy. Nella prima parte c'è un'ampia e dettagliata descrizione della vita e delle feste che si tenevano nella villa del grande Gatsby; nella parte successiva, si entra più nel vivo della storia vera e propria, con un ritmo maggiormente serrato, che porterà poi a una conclusione piuttosto sconvolgente. Le scene sono descritte nel libro con un certo distacco e la narrazione si avvicina molto a quella di Henry James e Joseph Conrad.

Un libro che mi è piaciuto davvero tanto: lettura scorrevole, descrizioni dettagliate, storie intriganti e dettagliate... Non si può chiedere di meglio. La storia è ambientata negli anni pre-crisi del 1929 a West Egg. Tutte le vicende vengono raccontate da Nick Carraway che ben presto incontra il vero protagonista della storia: Jay Gatsby. Quest'ultimo è da sempre innamorato della cugina, ormai sposata, di Nick. Gatsby le proverà tutte per riconquistarla. Un libro che trasporta il lettore in un tempo passato e nella vita di un uomo che non ha mai dimenticato il suo grande amore. Lo consiglio assolutamente.

Fitzgerald narra l'autentico amore di Jay Gatsby per Daisy Buchanan, in contrasto con la superficiale alta società americana degli anni Venti. Dalla sua piccola casa estiva di West Egg, Nick Carraway assiste ogni sera alle feste che il vicino Jay Gatsby organizza nella propria villa. Conoscendolo meglio, Nick capisce che quelle feste per Gatsby hanno uno scopo, che tutta la sua vita ha avuto un unico scopo. E quando sembra che stia per raggiungerlo, il destino ha in serbo un altro finale...

Vicenda lenta, leziosa, annoiata, leggera, come i suoi protagonisti. Fitzgerald ci narra dell'America degli anni 20. Un'America in attesa di qualcosa di cui parlare, in attesa di qualcosa da fare. I protagonisti, che si dilettano tra feste, vacanze, giretti in città, cene, thè e amanti, sono costantemente alla ricerca dello svago, ma non trovano altro che un bicchiere di alcool e una macchina gialla. Neppure la morte sembra destare i protagonisti da questo torpore cosmico al quale ormai sono abituati. Ritmo piacevole e linguaggio frizzante.

Nel romanzo di F. Scott Fitzgerald il protagonista, J. Gatsby, si muove tra sfarzosi eventi mondani e la continua ricerca del vero amore ormai perduto. Se, infatti, i primi capitoli mostrano un bel mondo votato alla sola apparenza di cui Gatsby è il re indiscusso, nel resto del romanzo si coglie un animo sensibile e romantico che è travolto da un'instancabile ricerca di quelle sensazioni che avevano cambiato profondamente l'animo dell'uomo. Questa evoluzione caratteriale si coglie anche in Daisy, sebbene il punto di partenza e di arrivo siano l'opposto. Inizialmente descritta come fragile, pura, quasi eterea, la donna disattende le aspettative del proprio innamorato e si rivela ben lontana dall'ideale romantico che Gatsby ha di lei. Il tema principale, la ricerca di un passato divenuto l'obiettivo del futuro, viene affrontato osservandolo da differenti punti di vista che ne sottolineano ogni sfumatura e che lo trasformano in una difficile scelta di vita dove la realtà della vita si scontra con l'ideale romantico e forse un po' egoista incarnato da Gatsby.