Grammatica della fantasia musicale. Introduzione all'arte di inventare musiche
- Editore:
Franco Angeli
- Collana:
- Idee e materiali musicali
- Data di Pubblicazione:
- 7 settembre 2016
- EAN:
9788856837650
- ISBN:
885683765X
- Pagine:
- 256
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Teoria della musica e musicologia
Descrizione Grammatica della fantasia musicale. Introduzione all'arte di inventare musiche
Gianni Rodari, uno dei più grandi scrittori del '900, auspicava che qualche musicista, sull'esempio di uno dei suoi libri più famosi, scrivesse una Grammatica della fantasia "occupandosi dell'esperienza e della educazione musicale dei bambini". Gli autori, con una decisione che definiscono un po' temeraria, hanno seguito l'indicazione di Rodari: Grammatica della fantasia musicale, che anche nel sottotitolo riprende quello rodariano, vuole essere un testo che cerca di dare forma a idee e proposte relative all'arte di inventare musiche nei contesti di educazione e formazione musicale. Prendendo spunto dalle tecniche suggerite da Rodari, coniugandole con le sollecitazioni di autori quali Cage, Delalande, Globokar, Munari, Morin, Paynter, Porena, Spaccazocchi, Stefani e altri, vengono proposte riflessioni e suggerite attività mirate a sviluppare la fantasia e la creatività compositiva ed esecutiva. Il testo si rivolge principalmente agli insegnanti di musica delle scuole di ogni ordine e grado, ma può essere utile anche agli animatori, agli studenti di composizione, agli appassionati di musica e a tutti coloro che sono convinti che il suono, la musica, soprattutto nelle sue pratiche inventive e creative, sono strumenti indispensabili alla formazione democratica di tutti i cittadini e le cittadine, non perché tutti diventino "musicisti", ma perché nessuno sia schiavo di tutti quegli "ismi" che alcune culture dominanti vogliono far ritenere come valori assoluti.
Recensioni degli utenti
MUSICA-26 luglio 2011
La grammatica della fantasia musicale si ripropone di risvegliare le emozioni che soltanto la musica sa dare! Inventare vuol dire prima di tutto scoprire e quindi penso sia molto utile per avvicinare ancor di più, gli adolescenti e non solo, al mondo della musica. Anche a scuola il momento più atteso era quello di eseguire brani inventati e valutarli tra loro.