Goodbye, Columbus e cinque racconti di Philip Roth edito da Einaudi
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Goodbye, Columbus e cinque racconti

Editore:

Einaudi

Collana:
Supercoralli
Traduttore:
Mantovani V.
Data di Pubblicazione:
31 gennaio 2012
EAN:

9788806209575

ISBN:

8806209574

Pagine:
247
Formato:
brossura
Argomento:
Racconti
Disponibile anche in E-Book
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Trama Goodbye, Columbus e cinque racconti

Lo scrittore statunitense di origini ebree Philip Roth, con Goodbye, Columbus e cinque racconti ha guadagnato il titolo poco lusinghiero di ebreo che odia gli altri ebrei, a causa di come fa apparire la borghesia ebraica. Il protagonista del romanzo è Neil Klugman, un giovane che si è da poco laureato a pieni voti presso la Rutgers University. Neil lavora in una biblioteca, dove viene sottopagato. Vive assieme agli zii in una quartiere popolare di Newark. Brenda Patimikin è una splendida ragazza, la sua è una famiglia ebrea molto ricca che è riuscita ad integrarsi perfettamente nel tessuto sociale degli Stati Uniti. Un'estate i due si incontrano e Neil, anche grazie alla ferma determinazione che gli hanno insegnato i suoi zii, riesce a sedurre Brenda. Ma questa è solo la prima tappa per la conquista del cuore della ragazza. L'ostacolo che sembra insormontabile sarà iil riuscire a guadagnarsi la fiducia e il rispetto dei genitori della ragazza, in particolar modo della madre. Gli altri cinque racconti proposti da Philip Roth che compongono Goodbye, Columbus vertono attorno alle stesse tematiche che danno il titolo al romanzo, ovvero il tentativo di conquista dell'identità e il sesso come campo di battaglia per le tensioni sociali.

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2 di 5 su 2 recensioni

Il primo RothDi L. Anna-28 maggio 2012

Un tre stelle e mezzo, in realtà. Un quasi romanzo e cinque racconti brevi ambientati nell'America del dopo guerra che raccontano di famiglie e di comunità ebraiche. Molto bello il romanzo, un po' meno, a mio giudizio, i racconti. Mi è piaciuta molto l'intreospezione dei personaggi, mai "normali" e di un "popolo" sempre in bilico tra un'integrazione totale e il desiderio di permanere sempre in se stessi, sempre un unico "popolo".

Nulla d'eccezionaleDi V. Emilio-21 aprile 2012

Un libro che non spicca per la trama e neppure per lo stile. Infatti il testo non riesce a collocarsi in una sua posizione ben precisa, tra l'anonimato e il già visto per l'appunto. Il ritmo inoltre è lento, così lento da risultare sgradevole e poco promettente, infatti non poche volte sono stato tentato di abbandonarlo.