Glister di John Burnside edito da Fazi
Alta reperibilità

Glister

Editore:

Fazi

Collana:
Le strade
Traduttore:
Terrinoni E.
Data di Pubblicazione:
18 Marzo 2010
EAN:

9788864110844

ISBN:

8864110844

Pagine:
309
Formato:
rilegato
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Trama Glister

L'Innertown è un desolato centro postindustriale, avvolto da una vegetazione fitta e malata. La città è cresciuta attorno allo stabilimento chimico e, ora che l'azienda ha chiuso i battenti, si è trasformata nell'ombra di se stessa. Laddove vivevano operai e persone comuni germogliano strane forme di vita. L'aria, le case, l'acqua: tutto è oscuro, intossicato. In questa terra vuota e spoglia l'ex complesso chimico torreggia, come un catalizzatore di luci e di ombre, tra i fusti contorti del bosco avvelenato; i ragazzi, la notte, vi si aggirano furtivi. Tra loro c'è Léonard, un quindicenne che alla solitudine e la desolazione del luogo e alle violenze della sua scatenata gang di amici oppone la fragile protezione della letteratura, da Proust a Conrad a Fitzgerald. E c'è Morrison, il solo poliziotto dell'Innertown, l'uomo che un giorno, in una caverna vegetale adorna come un altare, ha scoperto il corpo legato e straziato di un adolescente. Di fronte a quel corpo oltraggiato Morrison ha accettato d'insabbiare l'inchiesta, lasciando credere che il ragazzo fosse fuggito: e così gli altri fanciulli scomparsi dopo di lui, uno dopo l'altro, un anno dopo l'altro. Glister è molte cose insieme. È un'intelligente metafora sulla paralisi del mondo industrializzato, di un'umanità alienata dalla realtà delle cose, delle anime prosciugate e recise dall'indifferenza per il dolore altrui. Introduzione di Irvine Welsh.

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4 di 5 su 2 recensioni

GlisterDi S. John-14 Febbraio 2011

Mi è capitato di rileggere quest'opera non posso che consigliarla a tutti i lettori. Burnside scrive un qualcosa di grandioso. Il finale non è stato quello che avrei voluto, e forse - ma solo forse - in certi punti la storia sembra adagiarsi su sè stessa, ma si tratta di dettagli minimi. Che intaccano la perfezione dell'opera, sì, ma in fondo queste piccole increspature sono funzionali al romanzo stesso. Che è un romanzo ferito, frammentato, pieno di crepe.

AlienazioneDi B. Chiara-4 Ottobre 2010

Burnside scrive un qualcosa di grandioso. Il finale non è stato quello che avrei voluto, e forse - ma solo forse - in certi punti la storia sembra adagiarsi su sè stessa, ma si tratta di dettagli minimi. Che intaccano la perfezione dell'opera, sì, ma in fondo queste piccole increspature sono funzionali al romanzo stesso. Che è un romanzo ferito, frammentato, pieno di crepe. Una lampadina oscilla in un enorme spazio vuoto. Luce, buio. Buio, luce. L'alternanza dei punti di vista e il moltiplicarsi di voci narranti ci offrono ampio respiro per una trama che si avvolge sul thriller, si adagia sul romanzo psicologico, si insinua nel romanzo di formazione, e ancora scivola in indagine mistica, umana, sociale. Il poliziotto, la donna, i ragazzi, il solitario, il prepotente. Il Glister. Questo luogo avvelenato, abbandonato, colmo di misteri, luoghi sconosciuti, enormi barche arrugginite, costruzioni, binari. Un intero mondo, che a volte sembra chiedere un prezzo. Ragazzi scomparsi, ma non è solo questo. Sarebbe troppo semplice. Ho amato in modo viscerale la capacità di Burnside di calarci nell'anima di un ragazzino. Ognuno di noi, di un libro, fa suoi dettagli e fatti assolutamente particolari, e io ho fatto mia l'immagine di Leonard che vaga per sentieri oscuri, boschi avvelenati. Leonard intelligente, spaccone, imbarazzato. Leonard preda della rabbia. Leonard preda della meraviglia. Ci sono molte cose che possono catturare una mente, in "Glister". che sia un bene o no, a deciderlo sarete voi. Tu racconta, Leonard, continua a raccontare.