Giudici di Andrea Camilleri, Giancarlo De Cataldo, Carlo Lucarelli edito da Einaudi
Alta reperibilità

Giudici

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
6 settembre 2011
EAN:

9788806205973

ISBN:

8806205978

Pagine:
147
Formato:
brossura
Argomenti:
Racconti, ANTOLOGIE (ESCLUSE LE ANTOLOGIE DI POESIE)
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Trama Giudici

Chissà essere giudici. Avere il potere di decidere. Pubblicamente. Dare il giudizio definitivo. Convincersi che è giusto così. Perché così è la legge. Ci vuole di sicuro una grande preparazione teorica. Studiare studiare studiare tanto. E poi studiare ancora. Sempre. E nervi saldi, anche. Non ci si può lasciare andare alle emozioni. Né va della vita delle persone. Non si può tentennare troppo. Mai essere indecisi. Mai essere frettolosi. I giudici sono sempre sicuri quando parlano, perché devono esprimersi, e quel che dicono è legge, proprio appena finiscono di pronunciarlo.
Per questo è un mestiere che non tutti possono affrontare. Per farlo, bisogna essere capaci di gestire situazioni conflittuali cariche di tensioni, bisogna essere in grado di gestire situazioni sempre complicate e spesso terribili senza entrare in crisi. Conservando, almeno apparentemente, la dignità e la ragione per decidere e applicare la legge, nel modo che sia il più possibile uguale per tutti. Ma anche un giudice, in quanto uomo, può avere i suoi punti critici. Di tensione e di conflitto.
Da un po’ di anni a questa parte, i giudici fanno più paura del solito a molti politici, ma spesso non lo fanno neppure apposta: seguono la legge. Molti politici, dal canto loro, cercano di mettere sempre più paura a molti giudici riempiendoli di regali, o facendosi le leggi, apposta.
“Giudici” è un libro che racchiude in sé tre storie scritte da Andrea Camilleri, Giancarlo De Cataldo e Carlo Lucarelli. Tre storie di giudici.
Quella di Andrea Camilleri è la storia di un giudice che da Torino viene trasferito in Sicilia, pochissimo tempo dopo che ci fu l’Unità d’Italia. Giudice candido che non si accorge dei pericoli in cui si infila, e che per questo diventa quasi un eroe da leggenda, che ci si racconta tra colleghi il venerdì sera, dopo il lavoro.
La storia di Giancarlo De Cataldo è invece ambientata ai giorni nostri e racconta i problemi della Giustizia affermandone contemporaneamente la necessità assoluta per il funzionamento della nostra società. Il tutto, facendoci spiare dalla camera di consiglio di un’aula di corte d’assise.
Carlo Lucarelli racconta la storia di un poliziotto che svolge il compito di scorta a un giudice, anche se sembra che di questa scorta non ce ne sia alcun bisogno. Ma poi cominciano ad accadere cose strane e insolite. E la paura comincia a farsi strada negli occhi nervosi di tutti.

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4 di 5 su 8 recensioni

3 racconti Di M. Sara-21 luglio 2012

Tre racconti che a loro modo trattano vicende purtroppo comuni del nostro paese. Il migliore è sicuramente il racconto di Camilleri, ironico e immediato allo stesso tempo. Il racconto di Lucarelli ha una buona struttura, peccato per il finale che si risolve in un paio di pagine rispetto quelle dedicate al resto della storia. De Cataldo si allontana dal coinvolgimento di romanzo criminale, e forse è il racconto che rapisce meno rispetto a tutti e tre.

GiudiciDi N. Luca-11 maggio 2012

Ho acquistato questo romanzo perchè mi hanno fatto gola i tra autori, maestri del giallo italiano, e per mia fortuna non sono rimasto deluso dalle aspettative che mi ero creato. Questo libro è strutturato in tre parti, ovvero tre racconti ciascuno scritto da un autore. Il primo quello di Camilleri si può anche non commentare perchè ogni parola sarebbe superflua; il secondo brano di Lucarelli regge bene il confronto col Maestro, e il terzo se devo ammettere è quello che mi ha entusiasmato meno, ma mantenendo sempre standard elevati.

Descrizione perfetta..Di f. laura-3 maggio 2012

I 3 grandi scrittori, Camilleri, Lucarelli e De Cataldo, ci delineano ciò che significa fare il magistrato, nell'attuale società che spesso disprezza il duro lavoro fatto dai giudici. Le storie semplici ma lasciano il segno. E' un libro che può essere apprezzato da tutti, grazie alle capacità narrative dei 3 eccellenti autori.

GiudiciDi b. stella-25 aprile 2012

Tre romanzi scritti da dei maestri del giallo, Camilleri, De Cataldo e Lucarelli. Tre racconti, Il giudice Surra, La bambina e Il triplo sogno del procuratore che confermano l'abitità degli autori, che sanno tessere trame coinvolgenti ed appassionanti, ma soprattutto attualissime. Una raccolta da leggere e da consigliare.

Essere giudice ieri ed oggiDi P. Teresa-7 marzo 2012

Durante un periodo come questo, in cui la magistratura è sotto assedio, tre grandi firme del Noir italiano: Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo. Tre autori e tre racconti di tre giudici ambientati in tre epoche diverse in tre diversi luoghi dell'Italia che raccontano, attraverso le vicende dei protagonisti, cosa voglia dire essere giudice oggi, come ieri. Il migliore? De Cataldo.

ImperdibileDi A. Giovanni-26 febbraio 2012

Un trio di superstar della letteratura italiana per contemporanea per un tre racconti intensi, brillanti, emozionanti su una categoria professionale costantemente sotto accusa, spesso per mera propaganda. Camilleri fa dell'ironia, come sempre, la sua arma vincente, Lucarelli si inoltra in un campo minato come quello dei brigatisti e dei servizi segreti, De Cataldo... Eccezionale, una marcia in più degli altri. Imperdibile