Un giorno mi troverai

Proprio non mi e' piaciuto. Lungo, noioso, ripetitivo e poco convincente. L'ho letto tutto perché volevo vedere come andava a finire, ma non ne valeva la pena! Decisamente poco credibile tutta la storia, fin dal suo inizio, con le ricerche fatte dalla protagonista per ritrovare pezzi di vita di una sua lontana parente. Così come pure il suo rapporto con i 2 ragazzi: l'ex e quello giapponese. In realtà non mi era piaciuto neanche il precedente libro della stessa autrice (Figlia del silenzio), ma le avevo dato una seconda possibilità. Ho fatto male...

A tratti noioso e ripetitivo, a tratti molto accattivante. Il finale è sorprendente ma la storia fatica a partire, a catturare l'attenzione del lettore. L'autrice si sofferma troppo spesso su dettagli insignificanti che rendono lo svolgersi dell'azione molto lento. In certi punti è molto ripetitivo. Non si coglie appieno il messaggio che l'autrice ci vuole lasciare. Originali i personaggi.

Opera terza per la Edwards, dopo un romanzo (Figlia del silenzio) e dei racconti (La madre perfetta) . In questo romanzo una figlia, Lucy, alla ricerca di un padre scomparso o almeno alla ricerca delle ragioni di questa scomparsa. Un thriller certo, ma anche una certa dose di emozione, come già l'autrice aveva saputo trasmettere con il suo primo lavoro, già molto apprezzato (e venduto) .

Primo libro che leggo di questa autrice e devo dire che mi ha colpito in modo molto positivo. La sua scrittura è molto scorrevole e coinvolgente, melodiosa. I luoghi di questo romanzo sono descritti molto bene e la ricerca della protagonista tiene acceso l'interesse del lettore. Un romanzo dove le vere protagoniste sono le donne, delle generazioni passate e presenti. Consigliato!

Lucy, dopo la morte del padre di cui si sente responsabile, si allontana da casa prima frequentando l'università e poi con il lavoro. Torna dopo anni: la scusa ufficiale è che la mamma si è fatta male in un incidente, in realtà ha bisogno di un periodo di pausa e riflessione. Trova tutto cambiato, il paese, le persone... La vita è andata avanti anche senza di lei. Anzi, tutto sembra essere andato avanti, tranne lei, che è ferma a un punto della sua vita. Fa una scoperta sorprendente: il suo bisnonno, aveva una sorella Rose, di cui nessuno ha mai parlato, come se fosse stata cancellata dalla storia. Inizia a fare indagini e, lentamente, svela questo mistero legato alla sua famiglia. La storia è avvincente e ben raccontata: ritengo sia il libro più bello di questa autrice.

Ho iniziato a leggere questo libro con una serie di riserve ma man mano che proseguivo nella lettura mi sono dovuto ricredere. Mi ha colpito in molti aspetti, anche se non lo si può certo definire un libro ricco di colpi di scena. Al contrario, tratta in maniera adeguata proprio la quotidianità, con insegnamenti che stupiscono e fanno commuovere. Da leggere