
Il giorno del giudizio
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Gli Adelphi
- Edizione:
- 10
- Data di Pubblicazione:
- 28 maggio 1990
- EAN:
9788845907623
- ISBN:
8845907627
- Pagine:
- 292
Recensioni degli utenti
Un isola da riscoprire - 28 marzo 2012
Il giorno del giudizio è un ottimo romanzo, certo, però secondo me non riesce a raggiungere un pubblico veramente universale, nonostante i continui accenni alla morte, destino universale e comune a tutti i mortali. Si riscatta, però, perché è una vicenda che esprime una grande lucidità e una grande forza morale, e ci parla della Sardegna, isola stupenda e mitica, forse troppo spesso dimenticata o fraintesa da noi continentali nella sua autenticità, drammatica e tragica, aldilà del banale senso comune.
Il Giorno del Giudizio - 18 novembre 2010
Unico romanzo di una personalità sarda conosciutà più forse per la sua opera politico-legislativa. Uno dei libri più intensi della letteratura dedicata alla Sardegna.
Nuoro, la Sardegna ed il mondo - 1 ottobre 2010
Come una voce antica che, piana, biascica al caldo di un focolare acceso, adeguandosi poi tiepida allo stupore immobile di chi silente ascolta. Come una memoria ingiunta che, remota, chi ha vissuto fiata al volto glabro di chi s’accinge a vivere. Come una nenia ultima che, dovuta, lamenta in recita gente sparita dalla terra, confondendo trionfo della vita e trionfo della morte. È salmodiante oralità in nero inchiostro “Il giorno del giudizio” di Salvatore Satta, la cui parola ricorda e commemora, racconta e rianima dicendo laicamente messa per spiriti in gravosa attesa del bramato oblio: c’è Piro Ciatte, legato ad un albero, e con lui Pasqualino, Fileddu, Don Sebastiano, Zio Poddanzu, Fele, Mastro Don Ferdinando. E c’è Nuoro e la Sardegna. E, forse, c’è il mondo. Perche questa storia che sembra locale, come sembrano soltanto locali le vicende narrate a fiato canuto nei bar di paese, è invece meraviglioso racconto che ci appartiene: la fatica e l’amore, i silenzi ed i pesi, le illusioni e la fine sono in quest’opera, che merita: silenzio, attenzione e calma, perché sia letto a dovere, perché a dovere sia sentito, come sono sentite le voci antiche che, piane, biascicano al caldo di un focolare acceso.