Il gioco delle verità
- Editore:
Sperling & Kupfer
- Collana:
- Super bestseller
- Data di Pubblicazione:
- 22 marzo 2011
- EAN:
9788860617170
- ISBN:
8860617170
- Pagine:
- 499
- Formato:
- brossura
Trama Il gioco delle verità
Roberta è una giovane libraia in piena crisi esistenziale e coniugale. Ha due figli e un marito, Oscar, sposato contro il parere di tutti, e che ora le appare incapace di rispondere ai suoi bisogni e di assumersi fino in fondo le responsabilità di una famiglia. Una dolorosa consapevolezza che la induce a ripercorrere il passato e a scoprire le radici del suo disagio che risale all'infanzia, trascorsa negli affetti avvolgenti della famiglia paterna, dove la madre Malvina brillava per l'assenza. Femminista convinta nel turbolento periodo del Sessantotto, Malvina aveva scelto di vivere a modo suo e di affidare la figlia al compagno, che di fatto l'ha cresciuta. Da questa mancanza nascono, nel tempo, drammi, malintesi, conflitti irrisolti e anche scabrosi segreti. Ed è solo dissipando queste ombre che Roberta riuscirà a superare la crisi e a riconciliarsi con se stessa. Una storia di legami profondi e passioni intense in cui Sveva Casati Modignani, attraverso il sofferto confronto fra due generazioni di donne, racconta come eravamo e come siamo.
Recensioni degli utenti
Interessante-27 gennaio 2012
Un romanzo dove presente e passato si intrecciano per far comprendere meglio le vicende di cui Roberta e la sua famiglia sono protagonisti. Una storia scorrevole ma appassionante e coinvolgente. Una lettura semplice e fluente, che appassiona senza però appesantire o stancare, ma anzi è rilassante e gradevole
Due vite-18 agosto 2011
Il gioco delle verità è la storia di due donne, Malvina, la madre, e Roberta la figlia che sta vivendo un momento di crisi, per affrontare il quale deve ripercorrere la strada del suo passato e della sua infanzia. Verrà quindi raccontata, in modo intenso, la vita di Malvina, le cue scelte si ripercuoteranno pesantemente sul futuro della figlia.
Libro che non mi è piaciuto-29 marzo 2011
Davvero, non mi piace il genere e neanche il modo in cui scrive lo scrittore. Da bocciare.