Il giuoco delle perle di vetro

Herman Hesse, scrittore tedesco vissuto a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, in questo libro realizza un'opera tanto complessa quanto ricca di fascino. Il 'gioco' a cui si allude nel titolo non sarà mai, all'interno della narrazione, descritto compiutamente. Quasi che possiamo ipotizzare che esso rappresenti solo un pretesto insieme filosofico e narrativo, a cui Hesse ricorre per mostrare la sua poetica, spesso sospesa tra realtà e finzione. Un capalovoro!

Come e più in quello che è il suo capolavoro, Il lupo nella steppa. Questa è la narrazione psicologica di un ragazzo divenuto uomo attraverso il confronto, l'apprendimento e la meditazione. Sinceramente però, non ho capito l'affinità dei tre capitoli finali con la narrazione. Sono storie, secondo me, parallele tra loro e destinate a non incontrarsi. Perché comprenderle nell'opera? Resta la genialità di questo autore, che nelle parole scritte è uno degli incontrastati maestri esistiti. Consiglio la lettura, ma previa preparazione di concentrazione. Non perché sia scritto non chiaro, la bravura di Hesse risiede proprio nel rendere semplici concetti molto difficili e mistici, ma per i contenuti racchiusi nell'opera. Queste sono letture che più delle altre consiglio, perché sono di specchio alla vita che viviamo e racchiudono concetti che, spesso, o non conosciamo o stentiamo a soffermarci per la troppa superficialità. Il voto 35 è per quei tre capitoli finali che proprio non ho condiviso. In assenza avrei assegnato 45.

Un libro sul significato dell'esistenza, profondo, ben narrato, occorre leggerlo con pazienza e attenzione. Pervaso di un fondo esoterico mistico, non può mancare nelle nostre librerie!

"Il gioco delle perle di vetro" è un romanzo ambientato in un universo parallelo e sembra esso stesso appartenere ad un altro mondo, tanto è illuminante e prezioso. E' impossibile rendere in una breve recensione la grandezza della storia di Josef Knecht, "magister ludi" del gioco delle perle di vetro. Non vi resta che leggere, non ve ne pentirete.

Un'interessante interpretazione delle relazioni che esistono tra matematica, religione e filosofia. Hesse collega la musica alla matematica. Il gioco delle perle di vetro è basato proprio sulla perfezione e le relazioni che intercorrono tra musica e matematica.