Un gioco e un passatempo di James Salter edito da Guanda

Un gioco e un passatempo

Editore:

Guanda

Edizione:
2
Traduttore:
Vezzoli D.
Data di Pubblicazione:
12 maggio 2016
EAN:

9788823515376

ISBN:

8823515378

Pagine:
256
Formato:
brossura
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Trama Un gioco e un passatempo

Sullo sfondo della sonnolenta provincia francese degli anni Sessanta si consuma la passione bruciante fra due giovani: Anne-Marie, una bella commessa francese diciottenne, e Philip Dean, ventiquattrenne americano in fuga dal college. A raccontarla è un narratore anonimo che ha avuto in prestito da alcuni amici una casa a Autun, in Borgogna. Morbosamente geloso della felicità dei due amanti, legati da una sessualità avventurosa ed estrema, quasi ipnotica, il narratore-voyeur ripercorre a ritmo vorticoso la stagione più intensa della loro vita - sono a volte fotografie, lampi, sensazioni acute e fuggevoli - mescolando, forse, realtà e immaginazione. In una storia che è anche ricca di tenerezza, la carnalità diventa incontro di anime, di quelli che lasciano dietro di sé "le reliquie dell'amore, soffuse di dolorosa bellezza".

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3 di 5 su 2 recensioni

Un gioco e un passatempoDi b. Billy-11 agosto 2011

Tipico autore postmoderno, sorprende più per lo stile che per l'intreccio, per circa 50 pagine il lettore vaga alquanto stranito tra salti temporali e una voce narrante di difficile identificazione, attraverso la Francia provinciale degli anni '60, aspettando di trovare dei punti fermi che gli facciano passare quel lieve mal di mare. Però la prosa è davvero bella, spezzata, sincopata, lusinga subito con promesse suggestive. Ad un certo punto la storia prende forma, e rapidamente si impenna verso una fisicità totalizzante, senza pudori, senza quel senso di descrizione superflua e morbosa messa lì tanto per attirare un certo tipo di lettore. La storia di sesso e di amore (il primo prorompente e vitale, il secondo esitante, timido, timoroso) tra Dean e Anne-Marie è in un certo qual modo la storia dell'incontro di due modi di vivere, l'americano e il francese provinciale, di due culture, di due differenti classi sociali. Il narratore, il nostro semi-sconosciuto anfitrione che ci ha accolto fin dalle prime pagine, diventa una sorta di voyeur intellettuale, si nasconde idealmente negli angoli oscuri delle stanze di Dean e Anne-Marie, forse immaginando di sostituirsi a lui, come ci lascia velatamente trasparire in qualche sfumatura delle sue brevi frasi spezzate. Un narratore onnisciente, sa già come finirà la storia; ad un certo punto ci mette sotto gli occhi un breve flash dell'epilogo, poi torna ad immergersi nel mondo della sensualità dei protagonisti, agitato dalla forza di mille fantasie represse, mentre il suo mondo continua ad andare avanti senza scossoni e senza brividi veri. A poco a poco la realtà, quella fatta di aspettative e desideri, di case progettate e famiglie con bambini, si insinua sottilmente tra Dean e Anne-Marie, scolorendo quell'incanto di sensualità e languore. Forse sarà il crollo di un'illusione, forse il mondo si affermerà per l'ennesima volta sulle fantasie. Il tempo scorre lentamente e pigramente giorno dopo giorno, eppure già si intravede una fine, uno sbarramento, un muro contro cui si infrangeranno sogni e brividi assaporati e cullati per mesi. Il romanzo è molto suggestivo bisogna ammetterlo già a partire dal titolo, estratto da una sura del Corano; prosegue con l'immediata alchimia di due corpi, di due sensualità. La mente di Dean e di Anne-Marie resta quasi sconosciuta a chi legge, dei loro veri sentimenti, delle loro reali intenzioni o dei progetti non sapremo mai gran che. A poco a poco, quando la storia declina verso la sua conclusione, un fortissimo senso di nostalgia dilagherà in ogni frase, in ogni scena, mentre la Francia sonnecchia pigramente sullo sfondo, silenziosa, illuminata dalla luce del sole e animata al calar delle ombre da una musica di sottofondo che riempie i piccoli locali fumosi. C'è un po' di Henry Miller, un po' di Ernst Hemingway ma soprattutto c'è tanto James Salter. See you soon, Mr. Salter.

Un gioco e un passatempo Di M. Giada-30 novembre 2010

Non sono riuscita a coglierne a pieno il significato perchè l'ho letto un pò distrattamente a causa della lentezza e delle innumerevoli descrizioni. Lo rileggerò più in là.