Il giocatore. Ediz. integrale
- Editore:
Rusconi Libri
- Collana:
- Grande biblioteca Rusconi
- Data di Pubblicazione:
- 22 agosto 2019
- EAN:
9788818033472
- ISBN:
8818033476
- Formato:
- brossura
Trama Il giocatore. Ediz. integrale
"Il giocatore", romanzo breve pubblicato nel 1867, è ambientato in una città termale della Germania, Roulettenburg, nome di fantasia, forse ispirato alla località di Wiesbaden, dove Dostoevskij risiedette nel 1863 e dove cominciò a giocare alla roulette. In esso l'autore accantona momentaneamente i grandi temi religiosi e filosofici. Il racconto, in parte autobiografico, non è tuttavia disgiunto da un profondo impegno psicologico. Dostoevskij analizza la condizione ossessiva del giocatore d'azzardo attraverso le vicende del protagonista Aleksej Ivanoviè che, innamorato della giovane e capricciosa Polina, finisce per diventare un giocatore di professione. Come tutti i suoi romanzi, fonte di potente suggestione, anche quest'opera si fonda sulla vastità e complessità dell'ordito narrativo, in cui il tumultuoso e incoerente intrecciarsi delle vicende determina un intenso clima drammatico e una profonda ricerca psicologica.
Recensioni degli utenti
Il rischio come filosofia di vita-8 marzo 2012
Romanzo vivacissimo, pieno di colpi di scena, con analisi azzeccatissime sui sentimenti umani. "Il giocatore" è la storia di Alekséj Ivànovi, un giovane e semplice tutore, ma anche di una società aristocratica nella quale si rispecchiano le immagini dell'arrivismo, della superficialità, della miseria d'animo. Una classe sociale privilegiata in cui sembra regnare incontrastato e bramato un unico "dio", il denaro. Ne "Il giocatore" entrano in campo l'amore, l'ossessione, il desiderio, la passione sfrenata per il gioco, che nella disperazione alimenta le speranze diventando un'"ancora di salvezza per un ritorno alla vita", e nella presa di coscienza si palesa quale mania autodistruttiva. Dostoevskij è morto da tempo ma la sua scrittura è ancora moderna. E' nato quasi due secoli fa eppure aveva capito così tanto della natura umana ed aveva vissuto molte cose sulla propria pelle. Ed allora perché comprare un romanzetto di poco valore quando certi autori "classici" hanno così tanto da insegnarci?
L'incapacità di cambiare-21 agosto 2011
La passione del gioco d'azzardo di Fedor Dostoevskij si tramuta in un romanzo. "Il giocatore" si delinea, all'interno del contesto culturale del romanzo russo di fine Ottocento, come un'indagine pscologica del protagonista basata su una narrazione non serrata e ricca di eventi, ma intrigante e basata essenzialmente su un'unica ambientazione.
Il giocatore-11 agosto 2011
L'enorme talento psicologico di dostoevski viene fuori anche in quest'opera minore, l'ossessione, la mania, la passione febbrile: i personaggi del breve romanzo dostoevskiano sono tutti affetti da questa malattia. Si agitano come bestie in gabbia alla ricerca di qualcosa che sembra sfuggir loro di mano. Tentano di afferrare un sogno, di raggiungere una chimera, forse di soddisfare una lontana ma mai spenta sete di vendetta nei confronti di qualcun altro, della società, delle ingiustizie del mondo. Le passioni sono qui rese ancor più vive dalla bruciante consapevolezza che l'autore ha del fatto che tutto quanto descritto lo riguardi da molto, molto vicino. Giocatore egli stesso, dilapidatore di fortune col disprezzo della ragionevolezza e dell'opportunità, Dostoevskij scrive delle proprie manie, del proprio sconforto, degli stati alterati e allucinati che egli aveva vissuto e continuava a vivere davanti al tappeto verde, alla folle pallina della roulette, alle carte da gioco che si prendono beffe di chi le tiene in mano. Un romanzo scritto per necessità (ci sono mai state due cose più legate del gioco e dei debiti?), dove affiorano però non solo la ben nota maestria nella descrizione dei personaggi, ma anche le tematiche e quella raffigurazione del bel mondo europeo in cui spesso i russi sono guardati con condiscendenza, come dei poveri parvenu arricchiti, siano essi principi o conti. Senso di colpa, trasgressione, punizione ed espiazione, umiliazione e follia: anche in queste pagine c'è tutto il meglio di Dostoevskij. Una specie di sadomasochismo che porta diritto all'autodistruzione, e non è la prima volta che questa spirale nefasta avvolge i personaggi del grandissimo scrittore russo. A noi lettori non resta che immergerci in questo turbine di denaro, sprezzo del pericolo, amore non ricambiato, sentimenti falsi e convenzioni sociali. Resteremo preda di quella meravigliosa estasi narrativa che Dostoevskij sublime incantatore del suo pubblico sa bene come suscitare.
Finché ci sono fiches c'è speranza-19 luglio 2011
Tanto intrigo e pochissima azione. Eppure è un titolo molto popolare tra gli amanti del gioco d'azzardo, categoria alla quale apparteneva lo stesso Dostoevskij (infatti proprio dei debiti di gioco stanno all'origine di questo lavoro) . "Il giocatore" è un romanzo breve, ma molto complesso. L'elevato numero di personaggi e nomi da ricordare contribuisce ad appesantire ulteriormente la lettura di una storia che è già noiosa di suo.
Capolavoro-14 luglio 2011
Un libro che rappresenta il manifesto del pessimismo del grande scrittore russo: il protagonista, alter ego di Dostoevskij, si estranea sempre più dal mondo reale per rifugiarsi nel paradiso artificiale e adrenalinnico del gioco. Non c'è redenzione, però, non c'è catarsi: queste pagine mirabili, spesso, mi hanno ricordato la filoaofia dell'assurdo di Camus. E pensare che l'ha scritto in un mese!