Gioacchino da Fiore e le sculture del Duomo di Assisi

Questo studio di Franco Prosperi, che rappresenta il prosieguo del lavoro avviato nel 1968 e spiegato nel libro “La facciata della cattedrale di Assisi. La mistica gioachimita prefrancescana nella simbologia delle sculture”, evidenzia la corrispondenza fra le sculture della facciata e l’invito di Gioacchino da Fiore ad abbandonare «tumultuantes turbas strepitumque verborum»: tempi, argomenti ed allegorie scolpiti nella Cattedrale sarebbero perfettamente nello stesso ordine nel quali sono inseriti nel “Tractatus super quatuor Evangelia” dell’abate cistercense, come se le immagini costituissero la Biblia pauperum, secondo una prassi molto invalsa nel Medioevo. Prosperi parte dalla figura di Gioacchino da Fiore come mediatore tra Impero e Papato e dal ruolo di Assisi come punto d’incontro tra Oriente ed Occidente per mostrare i significati allegorici della numerologia, della galleria, dei rosoni laterali e dei portali, nonché le consonanze degli elementi architettonici rispetto ai testi del’abate e teologo calabrese.