In ginocchio mai
- Editore:
Erranti
- Collana:
- Meditazione
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2007
- EAN:
9788895073026
- ISBN:
8895073029
- Pagine:
- 112
- Formato:
- brossura
Recensioni degli utenti
Da leggere-31 gennaio 2011
Il racconto è leggero e scorrevole ed esprime pienamente lo spirito della curva e degli ultras... Bello, molto bello. Consigliato a tutti. Le esperienze descitte nelle pagine del libro sono comuni a molte tifoserie e, in particolare, è interessante il riferimento continuo alla curva del Cosenza, ma anche anche alle tifoserie avversarie. I protagonisti sono simpatici e a tratti esilaranti ed è divertente notare come si discostano dallo stereotipo ultras descritto dai media. Molti riferimenti alla realtà sono particolarmente interessanti; a parere di chi scrive, la trasferta di Catanzaro. E' bello anche il riferimento alle partenze in treno e la parentesi nei Paesi Baschi. Interessante è anche il continuo riferimento alla musica che contraddistingue tutto il racconto dall'inizio alla fine. Anche i titoli dei diversi capitoli lo fanno capire. Avrei preferito più foto ma il racconto è piacevole e da consigliare.
Da leggere-14 gennaio 2011
Nell'estrema provincia dell'Impero, in una piccola città che forse solo casualmente si chiama Cosenza, si muovono, leggeri come le storie che vivono, personaggi buffi e stralunati come Compà Victor, il Secco, Omino Bianco, evocati tra il divertito e il malinconico dalla voce narrante del quarto protagonista, che, ostinato, si rifiuta di dirci il suo nome. Storie come tante, semplici e dirette in quanto profondamente comuni e umane, in cui tanti, forse, non faranno fatica a riconoscersi. Storie senza tempo, rabbiose, ironiche, divertite, legate al vagare della memoria dell'autore nello sciagurato ventennio appena trascorso, che poi è quello della sua adolescenza e giovinezza. Storie d'amore e d'amicizia, di sesso e di viaggi, di disperazione e forse di morte, con un unico filo conduttore, quello della grande passione che lega i protagonisti alla propria squadra del cuore. Cucito con il gusto della citazione, ricco di riferimenti riconoscibilissimi, il testo scorre veloce mantenendosi giustamente distante da ogni retorica, cercando di essere quello che in fondo è: appunto, forse solo un racconto.