Il giardino di cemento di Ian McEwan edito da Einaudi

Il giardino di cemento

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Traduttore:
Bertola S.
Data di Pubblicazione:
3 febbraio 2015
EAN:

9788806224783

ISBN:

8806224786

Pagine:
150
Formato:
brossura
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Trama Il giardino di cemento

"Non ho ucciso mio padre, ma certe volte mi sembra quasi di avergli dato una mano a morire". Chi racconta è Jack, un ragazzino sporco, foruncoloso, tenuto in disparte dalla famiglia; suo padre è un uomo fragile, irascibile e ossessivo, che un giorno decide di costruire un giardino roccioso: si mette al lavoro, ma muore di fronte all'indifferenza di Jack che non chiede aiuto. Julie, sorella maggiore, prime magliette scollate, primi amori tenuti segreti. Sue, due anni meno di Jack, sgraziata, sempre pronta a ritessere i difficili rapporti di famiglia. Tom, un bambinetto vivace, tutto preso dai suoi giochi e dai terrori scolastici. Infine la madre, slavata, sempre affaccendata in cucina oppure sprofondata nel letto di malata. Un balletto di "enfants terribles", figli di una "cattività" familiare segnata da un esasperato sadismo.

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3 di 5 su 12 recensioni

Un libro che esamina la natura umanaDi F. Miriana-15 febbraio 2017

Le sensazioni trasmesse sono molto forti, ed è proprio qui che emerge la grande abilità dello scrittore. Un libro che ti lascia con il fiato sospeso, ma che allo stesso tempo lascia un malessere interno al lettore che almeno nel mio caso non è indifferente. Vorresti staccarti da queste pagine ma è impossibile!

Una ironia feroce e crudeleDi c. lello-16 maggio 2012

"La mamma è morta" e quattro giovani ed un bambino, tutti fratelli, si trovano improvvisamente in solitudine, e dimenticati da tutti, in una palazzo di periferia con un grande cortile e il cadavere della madre custodito in cantina. E' il mio primo romanzo di McEwan: mi ha entusiasmato per la vicenda del libro, presentata in maniera feroce, cruda ed efficace. I personaggi, ognuno a proprio modo delittuoso, che tessono silenziosamente una storia all'apparenza impossibile da sopportare ma che fornisce una emozionante lezione di vita.

Una storia perversaDi b. valentina-10 marzo 2012

Dire che con questo libro McEwan ha sbagliato il colpo forse è eccessivo, però non è di certo la sua miglior prova, almeno non a livello stilistico. Un plauso, invece, va alla trama, davvero originale e ben strutturata, con i suoi punti morbosi e oscuri, capaci di scioccare i più smaliziati. Un pugno allo stomaco non indifferente che non è consigliabile a chi si suggestiona facilmente.

Delusione a metàDi S. Laura-10 marzo 2012

Romanzo che consacra McEwan tra i più grandi narratori moderni quanto a scrittura, dal punto di vista contenutistico trova un nucleo tematico al contempo originale e macabro, che lascia un po' a desiderare se correlato allo sviluppo della vicenda generale. Il giardino di cemento lascia un po' l'amaro in bocca e appare come un lavoro chiuso troppo frettolosamente.

Bello ma inquietanteDi C. Alberto-9 febbraio 2012

Una delle storie più terribili nelle quali mi sia mai imbattuto. Un romanzo breve (per fortuna) ma terribilmente affascinate, nonostante la vicenda sia alquanto funerea... La storia inquietante dell'amore tra due fratelli, di una famiglia distrutta, di una casa di periferia che nasconde al suo interno terribili e inconfessabili segreti...

Disturbante ed ipnoticoDi P. Mirko-7 settembre 2011

McEwan torna a colpirmi, con questo piccolo libro pubblicato nel 1980, Il giardino di cemento. La scrittura è ipnotica, coinvolgente ed affascinante anche se in alcune parti non si può che provare fastidio o addirittura disgusto. Al centro del racconto vi sono le dinamiche familiare di quattro fratelli lasciati praticamente in balia di se stessi: "Tante cose terribili vengono commesse da persone che non sono affatto terribili" scrive l'autore in quarta di copertina. Una lettura disturbante, ma consigliata