Il gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa edito da Feltrinelli

Il gattopardo

Editore:

Feltrinelli

Data di Pubblicazione:
26 gennaio 2009
EAN:

9788807810282

ISBN:

880781028X

Pagine:
254
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Trama Il gattopardo

Don Fabrizio, principe di Salina, all'arrivo dei Garibaldini, sente inevitaile il declino e la rovina della sua classe. Approva il matrimonio del nipote Tancredi, senza più risorse economiche, con la figlia, che porta con sé una ricca dote, di Calogero Sedara, un astuto borghese. Don Fabrizio rifiuta però il seggio al Senato che gli viene offerto, ormai disincantato e pessimista sulla possibile sopravvivenza di una civiltà in decadenza e propone al suo posto proprio il borghese Calogero Sedara.

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4 di 5 su 42 recensioni

Il gattopardoDi R. Federico-23 agosto 2012

Il Gattopardo è la storia del decadimento della nobile famiglia siciliana dei Salina, immediatamente prima e dopo l'Unità d'Italia. Il libro è uno dei più famosi romanzi storici italiani ed è stato reso ancor più celebre dal film omonimo di Luchino Visconti. I pregi più grandi sono da ricercarsi nella ricostruzione della vita e della mentalità dell'epoca e nei personaggi ben caratterizzati, tra i quali spicca il protagonista: il Principe, Don Fabrizio. Personaggio, questo, dotato di un grande carisma e di una psiche complessa, simboleggiata dalla frase paradossale "Se vogliamo che tutto resti com'è, bisogna che tutto cambi". Questa citazione appartiene al nipote del Principe, Tancredi, ma il protagonista la fa sua al punto che esse ricorre spesso nei suoi pensieri. Il linguaggio è alto e ricercato e il ritmo piuttosto lento. Questa lentezza rende un po' pesanti e noioselle prime due parti del libro, le vicende iniziano ad appassionare nelle successive, soprattutto quando compare la figura di Angelica. Un grande classico italiano, quindi, da leggere.

Romanzo aristocraticoDi M. Valerio Alberto-20 aprile 2012

Un romanzo aristocratico. Forse l'unico. Come altro definire "Il gattopardo" di Filippo Tomasi di Lampedusa? Dalle pagine del romanzo viene fuori il profumo di degli agrumi di Sicilia, il calore del sole del MEzzogiorno, il latte delle madorle e il puzzo del compromesso, sullo sfodo della spedizione garibaldina nel Regno delle Sue Sicilie. Un'aristocrazia decadente che pur si rimanere a galla si traveste da gattopardo pur di nascondersi nella selva e rimanere il salvo. Per cambiare tutto affinché tutto rimanga com'è.

Una Sicilia regaleDi R. Maria Pia-27 marzo 2012

Famoso romanzo che ha ispirato un grandissimo regista del nostro '900 italiano. Scrittura particolare e molto attenta alla descrizione dei dettagli: dal grande salone della casa di Don Fabrizio (Principe di Salina) alle tante stanze della stessa dimora attraversate dai due innamorati: Tancredi (nipote di Don Fabrizio) e Angelica. Atmosfere tipicamente calme e assolate di una Sicilia ottocentesca in cui, però, risaltano due personalità discordanti tra loro: quella pacata e aristocratica del principe di Salina e quella irruente e combattiva del nipote, Tancredi nel quale, tuttavia, il Principe rivive ciò che egli stesso era stato in gioventù.

Splendido affrescoDi L. Michela-26 marzo 2012

Un capolavoro assoluto, la fotografia di un'epoca al tramonto, un tempo ormai finito e irripetibile nella storia del nostro paese; allo stesso tempo, un romanzo di attualità quasi dolorosa, Tomasi riesce a scavare a fondo in quell'anima italiana che sembra non cambiare mai. Un caposaldo della letteratura italiana, scritto con finezza e acume. Con rassegnata disperazione.

Un romanzo appassionanteDi F. Michela-12 marzo 2012

Ci si potrebbe aspettare di leggere un romanzo pomposo e noioso, invece si viene immediatamente coinvolti dalla vicenda: ironia pungente, passioni e compassioni, storie d'amore e d'odio. Lo stile linguistico, naturalmente, è un po' datato, ma aiuta a immergersi nelle atmosfere dei Salina. E' un romanzo vivo: toccante e coinvolgente, intriso della tristezza che vela tutte le cose umane.

Romanzo aristocraticoDi P. Teresa-7 marzo 2012

Cambiare tutto affinché tutto resti com'è. Ottima metafora per descrivere le sedicenti rivoluzioni italiane. Il romanzo, ormai un classico intramontabile, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, è un romanzo aristocratico che racconta, attraverso la vicenda unitaria dei mille, la decadenza della aristocrazia siciliana, insieme ad un modo dis tare al mondo tipicamente siciliano e tipicamente nobile. Un romanzo politico e letterario in cui i "gattopardi" si mimetizzano tra la selva della storia per rimanere sempre in campo. Indimenticabile!