€ 17.00 Disponibile in altre edizioni:![]() ![]() Il Gattopardodi Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Trama del libroDon Fabrizio, principe di Salina, all'arrivo dei Garibaldini sente inevitabile il declino e la rovina della sua classe. Approva il matrimonio del nipote Tancredi, senza più risorse economiche, con la figlia di Calogero Sedara, un astuto borghese. Don Fabrizio rifiuta però il seggio al Senato che gli viene offerto, ormai disincantato e pessimista sulla possibile sopravvivenza di una civiltà in decadenza e propone al suo posto proprio il borghese Calogero Sedara.I libri più venduti di Giuseppe Tomasi di LampedusaVoto medio del prodotto: ![]() di M. Maria Luisa - leggi tutte le sue recensioniÈ un classico che andrebbe riletto ogni tanto per capire una parte di storia italiana e un modo di corteggiare femminile che all'epoca dell'ambientazione poteva essere sfrontato. Il forte carattere di Angelica domina per tutto il romanzo contro ogni convenzione. Ritieni utile questa recensione? SI NO ![]() di S. Rita - leggi tutte le sue recensioni"Il Gattopardo" è un bellissimo romanzo ambientato nella splendida Sicilia, tratto dalla vicende della famiglia dell'autore stesso, i Tomasi di Lampedusa (soprattutto dalla biografia del bisnonno, il principe Giulio Fabrizio Tomasi). Il libro inizia con la recita del rosario nel sontuoso palazzo Salina in cui il gattopardo, il principe Fabrizio, vive con la sua famiglia. Il romanzo descrive il cambiamento della società siciliana che, dopo lo sbarco dei garibaldini, vede nascere e prendere piede il nuovo ceto della borghesia a discapito della nobiltà. ![]() di D. Giorgia - leggi tutte le sue recensioni"Il Gattopardo" è un romanzo scritto da Tomasi di Lampedusa e ambientato nel 1860. Racconta della famiglia Salina, di Garibaldi, dell'unità d'Italia e in generale della politica di quell'epoca. Il protagonista è il principe Fabrizio Salina che abita in Sicilia con la sua famiglia. Don Fabrizio è molto affezionato a suo nipote Tancredi Falconeri, figlio di sua sorella. Tancredi è un bel giovane, ha molto successo con le ragazze, è intelligente e molto rispettoso verso il suo "zione". Nel corso della storia passano gli anni, Don Fabrizio si ammala e muore lasciando una bella eredità ai figli. ![]() di S. Silvia Di Lorenzo - leggi tutte le sue recensioni"Il Gattopardo" è un romanzo in cui il panorama siciliano è il vero protagonista: il sole, il caldo, le strade polverose... i personaggi si muovono in questo ambiente ricco e ne subiscono il clima e il carattere. Don Fabrizio, Concetta, Tancredi, Padre Pirrone sono gli eroi di questo romanzo, ma sono privi di spessore psicologico: solo il principe Fabrizio sembra avere una personalità, di cui però il lettore non conosce la profondità ma solo alcuni dettagli. Gli anni della diegesi, scorrono ma il lettore non se ne accorge e improvvisamente si vede davanti don Fabrizio ormai vecchio. "Il Gattopardo" è un romanzo piuttosto criptico, ma comunque estremamente interessante. ![]() di V. Giacomo - leggi tutte le sue recensioniNonostante sia spesso verboso rimane uno dei classici imprescindibili della letteratura italiana. Il romanzo si focalizza sulla figura del principe Fabrizio Salina, aristocratico colto, scettico di fronte ai nuovi tempi (la narrazione ha come iniziale riferimento lo sbarco dei mille in Sicilia e pertanto il 1860) , ma contemporaneamente consapevole della fine della società di cui è parte. Nel suo ramo familiare figura il nipote Tancredi, prediletto perché questi rappresenta, con il suo opportunismo e la sua audacia, la nuova forza che si sprigionerà dal vecchio mondo ormai morente, per dar luogo a una società solo apparentemente nuova, poiché il mutamento sarà solo esteriore e il potere continuerà a restare ben saldo nelle mani della vecchia classe dirigente a condizione che questa si impegni in questa apparente rivoluzione per orientarla verso i propri fini. In questo quadro il Principe Salina asseconda il nipote nei suoi giochi, senza tuttavia prendervi direttamente parte, ma solo come semplice spettatore dello sviluppo storico, con una sorta di consapevole rassegnazione che, se anche tutto e nulla cambia, per la sua classe sociale, per questa antica nobiltà sicula legata alla terra non ci sarà più futuro. E in effetti tutta l'opera è pervasa da un opprimente senso di decadenza, che si rispecchia nella desolata campagna siciliana, negli antichi e decrepiti paesi, nei palazzi quasi abbandonati da una aristocrazia pigra e incapace di alimentare le ragioni della sua stessa esistenza. Al riguardo, giustamente famosa è la scena del ballo di Palermo, con la crudele rivelazione, per il principe Salina, della deformazione della morte sui volti allegri dei giovani che gli stanno intorno. Ci sono pagine di stupenda bellezza, quali quelle in cui il gesuita Padre Pirrone, prelato personale della famiglia Salina, andato a trovare la sua vecchia madre, spiega a un addormentato erborista le caratteristiche dei nobili, oppure quelle della morte del principe, in una stanza d'albergo, con una descrizione del trapasso che raggiunge i vertici dell'abilità narrativa. ![]() di L. Gazzola - leggi tutte le sue recensioniUna delle opere più preziose della letteratura italiana."Il gattopardo" ci porta a considerare l'Unità d'Italia in tutte le sue sfumature.Il principe Salina nobile siciliano vive negli anni della spedizione dei mille, dell'unità d'Italia e del conseguente decadimento del regime borbonico..Un'analisi storica e politica di straordinaria attualità alla vigilia della celebrazione dei 150 anni di unità del nostro paese ![]() di M. Renzo - leggi tutte le sue recensioniPremetto che ci troviamo davanti a un'opera di valore assai elevato, tanto che ormai Il gattopardo è da tempo un classico della letteratura. Il romanzo si focalizza sulla figura del principe Fabrizio Salina, aristocratico colto, scettico di fronte ai nuovi tempi (la narrazione ha come iniziale riferimento lo sbarco dei mille in Sicilia e pertanto il 1860), ma contemporaneamente consapevole della fine della società di cui è parte. Nel suo ramo familiare figura il nipote Tancredi, prediletto perché questi rappresenta, con il suo opportunismo e la sua audacia, la nuova forza che si sprigionerà dal vecchio mondo ormai morente, per dar luogo a una società solo apparentemente nuova, poiché il mutamento sarà solo esteriore e il potere continuerà a restare ben saldo nelle mani della vecchia classe dirigente a condizione che questa si impegni in questa apparente rivoluzione per orientarla verso i propri fini. In questo quadro il Principe Salina asseconda il nipote nei suoi giochi, senza tuttavia prendervi direttamente parte, ma solo come semplice spettatore dello sviluppo storico, con una sorta di consapevole rassegnazione che, se anche tutto e nulla cambia , per la sua classe sociale, per questa antica nobiltà sicula legata alla terra non ci sarà più futuro. E in effetti tutta l'opera è pervasa da un opprimente senso di decadenza, che si rispecchia nella desolata campagna siciliana, negli antichi e decrepiti paesi, nei palazzi quasi abbandonati da una aristocrazia pigra e incapace di alimentare le ragioni della sua stessa esistenza. Al riguardo, giustamente famosa è la scena del ballo di Palermo, con la crudele rivelazione, per il principe Salina, della deformazione della morte sui volti allegri dei giovani che gli stanno intorno. Ci sono pagine di stupenda bellezza, quali quelle in cui il gesuita Padre Pirrone, prelato personale della famiglia Salina, andato a trovare la sua vecchia madre, spiega a un addormentato erborista le caratteristiche dei nobili, oppure quelle della morte del principe, in una stanza d'albergo, con una descrizione del trapasso che raggiunge i vertici dell'abilità narrativa. Benché la vicenda sia ambientata nel XIX secolo lo stile non è proprio dell'epoca, ma nemmeno del secolo successivo in cui l'opera è stata redatta; non c'è una parola di troppo, né una di meno, non è per nulla ridondante, ma nemmeno scarno, non è costruito, ma nemmeno stringato, insomma è uno stile del tutto personale e irripetibile che mai stanca, pur invitando a soffermarsi sul vero significato di tutte le frasi. ![]() di G. Diego - leggi tutte le sue recensioniTutto deve cambiare perché tutto rimanga uguale. La lezione del Gattopardo è attuale più che mai, ed è rimasta attuale per tutta la storia d'Italia. Un classico da non perdere, aiuta a capire in modo più smaliziato certe "dinamiche del potere". Leggi anche le altre recensioni su Il Gattopardo (8) Prodotti correlati |
Reparti Libri Libri Universitari Libri Scolastici Tesi di laurea Libri a -50% | Classifiche Libri più venduti Libri Inglesi più venduti Libri Tedeschi più venduti | My Account Spedizione con Corriere a 1€ Accedi al tuo account Carrello Assistenza Diventa partner | Informazioni Lavora con noi | |||
libreriauniversitaria.it ®2000-2019 | Webster srl - P.IVA IT03556440281 - All rights Reserved Termini e condizioni | Politica dei cookie | Informativa privacy | Servizio Clienti |