Libro Furore di John Steinbeck Pantheon di Bompiani

Furore

Editore:

Bompiani

Collana:
Pantheon
A cura di:
L. Sampietro
Traduttore:
Perroni S. C.
Data di Pubblicazione:
18 settembre 2024
EAN:

9788830138056

ISBN:

8830138053

Pagine:
656
Formato:
brossura
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Libro Furore di John Steinbeck

Trama libro

Pietra miliare della letteratura americana, Furore è un romanzo mitico che nell'odissea della famiglia Joad, sfrattata dalla sua casa e dalla sua terra, in penosa marcia verso la California, lungo la Route 66 come migliaia e migliaia di americani, rivive la trasformazione di un'intera nazione. L'impatto amaro con la terra promessa dove la manodopera è sfruttata e mal pagata, dove ciascuno porta con sé la propria miseria "come un marchio d'infamia". Insieme romanzo di viaggio e ritratto epico della lotta dell'uomo contro l'ingiustizia, Furore è forse il più americano dei classici americani, da leggere oggi nella traduzione basata sul testo inglese della Centennial Edition dell'opera di Steinbeck, che restituisce ai lettori la forza e la modernità della scrittura del Premio Nobel per la Letteratura 1962.. Furore è forse il più americano dei classici americani, da leggere oggi per la prima volta in tutta la sua bellezza. Titolo originale: The Grapes of Wrath (1939).

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Recensioni degli utenti

4 di 5 su 5 recensioni

Capolavoro Di B. Andrea - 2 settembre 2019

Da tempo volevo leggere la storia di Tom Joad. Sono rimasto affascinato tanto dalla scrittura quanto dalla traduzione. "Furore" è un classico che non dovrebbe mancare nella biblioteca di chiunque. Scritto con lo stile dei grandi narratori statunitensi, racconta il dramma dell'immigrazione e dell'accoglienza negata. Racconta del sindacato, racconta una storia di 80 anni fa ancora drammaticamente attuale. Libro ideale per capire le ragioni di chi affronta i rischi del Sahara e dei barconi.

2 persone l'hanno trovata utile

Semplicemente magnifico Di B. Arianna - 3 aprile 2018

Il romanzo per eccellenza sulla Grande Depressione, che mi ha fatto appassionare a questo periodo storico (anche se finora non ho trovato nient'altro che lo eguagli, se non Uomini e Topi sempre di Steinbeck! ). La storia di una famiglia di disperati e della loro epopea alla ricerca di lavoro; non per guadagnare, né per vivere, ma solo per SOPRAVVIVERE. Avevo le lacrime durante il finale, semplicemente indimenticabile (e di gran lunga migliore rispetto al film con Fonda che, per quanto godibile, si distanzia troppo dall'opera originaria). Da leggere!

Gran libro sugli anni della Grande Depressione Di m. giancarlo - 17 agosto 2016

Dalle prime righe si ci rende conto dalla potenza di questo scritto. L'autore tramite le peripezie di una famiglia riesce a dare una giusta valutazione dell'immane tragedia degli sfollati oggi più che mai attuale. Il libro è altamente drammatico e con dei personaggi carismatici: su tutti Ma' Joad e il figlio Tom.

Un capolavoro Di r. paolo - 12 febbraio 2015

Questo capolavoro orbita attorno a due punti fondamentali: la terra e la famiglia nel periodo della Grande Depressione. Si alternano brevi capitoli puramente descrittivi e lirici, con un linguaggio quasi cinematografico, e capitoli che raccontano le peripezie del viaggio della disperazione della famiglia Joad espropriata della terra (e quindi anche della sua dignità, dei suoi antenati, delle sue radici) verso la California, una sorta di terra promessa. Da una parte vediamo Ma Joad, che in ogni avversità cerca di tenere unita la famiglia, e dall'altra il figlio Tom, simbolo della disperazione che si trasforma in rivolta per rivendicare un'equità morale e preservare il rispetto di sé anche di fronte alle avversità più implacabili.

Più che furore Di M. Amalia - 16 agosto 2014

Steinbeck ci ha abituato a molti registri narrativi diversi, e qui tenta la strada del romanzo corale, senza però sottrarsi alla narrazione di cronaca familiare, con contenuti intimistici. Forse, considerate le esplicite intenzioni del romanziere, questo non è propriamente una miscela riuscita, almeno a mio parere. La storia della famiglia Joad, che deve lasciare casa e lavoro e mettersi per via in cerca di un avvenire migliore, è quanto mai emblematica della grande crisi americana degli anni Trenta. Però questa famiglia finirà con lo sgretolarsi più per ragioni intrinseche ai rapporti tra i suoi membri che per il fatto di dover riassumere l'odissea di una massa di profughi. Perciò, sia pure ammirata dal complesso della vicenda, esprimo questa riserva: mi sembrano più riuscite le pagine focalizzate sui Joad che quelle dedicate all'esodo.

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