Come funzionano i romanzi. Breve storia delle tecniche narrative per lettori e scrittori di James Wood edito da Mondadori

Come funzionano i romanzi. Breve storia delle tecniche narrative per lettori e scrittori

Editore:

Mondadori

Collana:
Oscar saggi
Traduttore:
Parizzi M.
Data di Pubblicazione:
22 marzo 2011
EAN:

9788804605379

ISBN:

8804605375

Pagine:
177
Formato:
brossura
Argomenti:
Letteratura, storia e critica: studi generali, Guide per la scrittura e l'elaborazione dei testi
Acquistabile con la

Descrizione Come funzionano i romanzi. Breve storia delle tecniche narrative per lettori e scrittori

Forse più di ogni altra forma letteraria, la finzione narrativa vive in osmosi con il reale: nei romanzi e nei racconti, letteratura e vita creano un circolo virtuoso, arricchendosi vicendevolmente. Sul piano dell'esperienza individuale, chi legge, o scrive, affina il proprio sguardo sulla realtà, e vivendo impara a penetrare con maggior acume la pagina scritta, in una continua evoluzione. In tale prospettiva, analizzare gli elementi costitutivi della narrazione l'intreccio, i personaggi, il dialogo, lo stile - e approfondire le tecniche dell'artificio può rivelarsi un prezioso strumento di conoscenza. Perché un romanzo o un racconto ci catturano? Come si costruisce un personaggio e come lo si fa muovere e parlare? Quando i dettagli comunicano l'essenziale e rivelano la genialità di uno scrittore? Cercando di fornire risposte da scrittore a quesiti certo non nuovi, James Wood spazia dai poemi omerici alla letteratura per ragazzi, dalla Bibbia a John le Carré, da Italo Svevo a Virginia Woolf, tracciando nel contempo una storia alternativa del romanzo.

Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 1 recensione

IstruttivoDi M. Cristina-29 agosto 2010

Mi ha spiegato il motivo scientifico per cui di certi romanzi non riesco a superare pagina 30, ma nel complesso non posso dire mi abbia entusiasmato. Per essere un testo dichiaratamente divulgativo il linguaggio non è dei più semplici, o meglio, è solo apparentemente semplice. Per poterlo capire infatti è necessario acquisire familiarità con alcuni termini e costruzioni nell'accezione usata dall'autore. Cosa che indubbiamente farei se dovessi preparare un esame, ma mi rifiuto di fare quando leggo per diletto. Inoltre, per quanto ricco di esempi e citazioni, comunque dà per scontato che il lettore non solo abbia letto, ma conosca in maniera approfondita i romanzi che l'autore ha scelto per illustrare le sue tesi: romanzi che provengono tutti - o sublime pigrizia - dalla sua biblioteca. Peccato che non coincida necessariamente con quella del lettore. Infine, si tratta di una traduzione dall'inglese e spesso l'autore fa riferimento all'effetto letterario creato da sottigliezze e particolarità della sua lingua madre, al più confrontandola con il francese. In italiano tutto ciò va perduto. Insomma, se - in lingua originale - potrebbe costituire un utilissimo supporto ad un corso avanzato sulla letteratura inglese, letto durante un caldo pomeriggio estivo, perde gran parte del suo fascino.