La fuga del signor Monde di Georges Simenon edito da Adelphi

La fuga del signor Monde

Editore:

Adelphi

Traduttore:
Di Lella F., Vanorio M. L.
Data di Pubblicazione:
9 febbraio 2011
EAN:

9788845925528

ISBN:

8845925528

Pagine:
154
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama La fuga del signor Monde

Fare la valigia, compostamente comprare un biglietto del treno e partire lontano, verso il mare. Norbert Monde fugge dalle proprie responsabilità e dalla famiglia. Il suo è un sogno che coltivava da tempo, seduto dietro la scrivania della ditta di importazioni fondata da suo nonno e che da anni dirigeva. “La fuga del signor Monde”, capolavoro del celebre Georges Simenon, è la storia di una fuga e dei fantasmi del passato che sempre tornano a perseguitarci. Nessuno può sfuggire al proprio destino e così sarà anche per Monde. Il giorno del suo compleanno sale su un treno diretto a Marsiglia, vede il mare e comincia a piangere. Il suo però non è un pianto di disperazione, ma di liberazione, gli sembra la fine di una battaglia e l’inizio di una nuova libertà. L’autore del Commissario Maigret tratteggia un romanzo dai contorni romantici in cui i colori del cielo blu della costa francese contrastano con il buio e i segreti dell’animo umano. Spesso il tema della fuga è stato caro a Simenon che però qui ne fa il centro della storia, il recondito segreto di ogni essere umano che Monde riesce almeno apparentemente a portare a termine. Quando arriva a Nizza, Norbert ha il sogno di essere come uno dei tanti barboni che affollano le banlieu parigine, il suo rifugio sarà invece un hotel e le braccia di Julie. Il signor Monde si trasforma così in Désiré Clouet, contabile di un locale notturno, mentre per il resto del mondo, per la Parigi affollata dei primi del ‘900 e per i suoi familiari ed amici è sparito. Il romanzo, datato 1944, si fa noir nelle pagine sapientemente redatte dallo scrittore belga che rende universale e senza tempo il protagonista del libro. Monsieur Monde, ora Clouet, ha infatti le sfumature del bene e del male e scandaglia la mente umana e i suoi inquietanti desideri in modo netto. Il modo in cui Norbert si spoglia fisicamente e mentalmente della sua vita passata e del suo essere borghese rende questo libro di Georges Simenon un piccolo capolavoro. Tutto è magnifico e allo stesso tempo squallido nella vita e nella gente che popola la vita del protagonista. Nel giro di poco si costruisce una vita perfetta, fatta di un lavoro poco impegnativo e di piccoli gesti quotidiani e mai ripetitivi. Una sera però il passato ritorna e ha un volto umano. “La fuga del Signor Monde” è un conto aperto con se stessi e la liberazione da una vita che non ci appartiene.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 4 recensioni

Godibilissimo Di l. emanuela-22 maggio 2012

Monde ha una moglie, dei figli, è padrone di una grande azienda, ma una mattina decide di andarsene, di lasciare la sua vita fatta di lussi dove non è più a suo agio e scappa lasciandosi tutto alle spalle, fugge il mare e verso tutto ciò che per lui è ignoto. Simenon come sempre riesce a trasmetterci un bel messaggio perche chiunque prima o poi durante la vita è sfiorato dal pensiero di abbandonare tutto.

Belle atmosfere, trama deludenteDi c. lorenzo-28 aprile 2012

Il signor Monde, facoltoso imprenditore parigino di mezz'età, un matrimonio fallito alle spalle con una schizofrenica che gli ha lasciato due figli avidi di soldi, una nuova moglie con cui divide una esistenza fatta di grigie abitudini, un bel giorno sente un desiderio irrefrenabile di lasciare baracca e burattini; dopo aver raggruppato tutto il contante dalla banca ed essersi mascherato da povero impiegato, se ne scappa al sud su un treno di terza classe, senza conoscere nemmeno lui il perché. Non uno dei capolavori di Simenon che è un po' a disagio nel mettere in scena storie nell'ambiente solare del mediterraneo. A lui sono congeniali di piu' le atmosfere un po' oscure della costa atlantica, della Manica, del mare del nord. Comunque sempre un libro di buon livello.

La fuga del signor MondeDi a. pietro-1 agosto 2011

I personaggi di simenon, e in specie quelli principali, si somigliano un pò tutti, e questo si sapeva. Norbert Monde, ricco, timido, poco amato dalla seconda moglie che è piena di sè, ignorato dal figlio e dalla figlia (quest'ultima lo va a trovare solo per avere dei soldi) , nel giorno del suo quarantottesimo compleanno, forse perché nessuno se ne era ricordato, forse perché nell'aria c'era qualcosa che gli suggeriva strani desideri di mare, di libertà, decide di scomparire, così, senza un piano preciso. Prende i contanti che aveva in banca (anche se poi se ne pente, perché la sua idea, pur confusa, era quella di una vita da clochard), smette i suoi abiti curati ed eleganti, prende il treno e finisce a Marsiglia. Qui incontra una ragazza, Julie, di cui si prenderà cura per un periodo; se ne andranno a Nizza e sarà lei a trovargli un posto da contabile quando Norbert si farà rubare tutti i soldi. Con un nuovo nome, Désiré, comincia una vita anonima, fatta di abitudini e piccolissime gioie, come qualche cenno di intesa che Julie, entraneuse in quella stessa casa da gioco dove lui lavora, gli lancia ogni tanto. Una vita che comporta un'accettazione apatica di ciò che la sua nuova esistenza gli offre, senza ribellarsi, come una specie di espiazione per essere così come è, ma anche una liberazione dal peso di responsabilità non volute.

Il perdenteDi D. Paola-1 marzo 2011

Mi aspettavo di più da questo romanzo non giallo del maestro Simenon. Invece la storia del signor Monde, che all'improvviso fugge dal tran tran della sua vita quotidiana di sottomesso e che si è portato dietro la sua condizione di uomo come altri si portano addosso una malattia che ignorano, mi è sembrata piuttosto banale. Perché in realtà anche dopo la fuga, Monde non mi pare cambiato molto e mi sembra sia rimasto il solito perdente... Anche se l'Autore cerca di farlo comparire come un uomo rinnovato che anche se riprenderà la sua identità e il suo ruolo, e non sarà più la stessa persona.