La forza del destino. Un'indagine del commissario Bordelli di Marco Vichi edito da Guanda

La forza del destino. Un'indagine del commissario Bordelli

Editore:

Guanda

Edizione:
5
Data di Pubblicazione:
10 Novembre 2011
EAN:

9788860889638

ISBN:

8860889634

Pagine:
378
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione La forza del destino. Un'indagine del commissario Bordelli

In una Firenze in bianco e nero, segnata dall’alluvione e dalla malinconia il Commissario Bordelli deve stavolta fare i conti con se stesso e con la sua voglia di vendetta. La forza del destino. Un’indagine del Commissario Bordelli è l’ultimo libro di Marco Vichi, autore già tradotto nel resto d’Europa, con i suoi appassionanti noir italiani dal tratto storico e psicologico. La vita del commissario è stata travolta e sconvolta dal precedente caso su cui indagava: la morte di un ragazzino. Per tentare di risolvere il caso è incappato infatti nei loschi intrecci di una massoneria occulta e deviata che ha lanciato a Bordelli un chiaro messaggio di avvertimento: stai lontano da noi. Il messaggio non è passato per un’intimidazione diretta, ma per qualcosa che ha completamente rivoluzionato l’idea di giustizia che il nostro affezionato commissario si era fatto. Eleonora, la ragazza con cui il protagonista aveva cominciato una bella e appassionante relazione, è stata infatti brutalmente stuprata. Vicino al suo bel corpo vivo, ma distrutto dall’orrore, una lista di tutte le persone che lui conosce. E’ un avvertimento: il peggiore che potessero mettere in atto. Come un fiume in piena e proprio come l’Arno che ha travolto Firenze, questo fatto stravolge così la vita del commissario. Niente di peggio poteva essergli fatto, avrebbe preferito morire, piuttosto che mettere in pericolo la vita di una persona che ama. Per proteggere gli amici, la famiglia e tutti quelli a cui tiene, Bordelli si dimette dalla polizia, vende la casa di San Frediano e si trasferisce nella campagna toscana. Proprio mentre Firenze rinasce, alluvionata, ma baciata dal sole, il protagonista vive invece i suoi momenti peggiori. Quando sta per cadere nel baratro dell’amarezza e del rimpianto si offre a lui l’occasione che aspettava: quella di vendicarsi dello stupro di Eleonora e fargliela pagare ai veri responsabili. Bordelli non si fa attendere e intraprende una delle sue più brillanti avventure. Marco Vichi ci riporta ancora una volta con La forza del destino. Un’indagine del Commissario Bordelli in un’Italia che non c’è più, che sta cambiando o che forse non cambierà mai e ci fa respirare attraverso le boccate di fumo della sigaretta del celebre commissario aria di vendetta e di rabbia.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 7 recensioni

Personaggio a dispetto dell'autore...Di C. Guido-26 Maggio 2016

Uno scrittore scrive racconti, crea un personaggio che ne sarà il protagonista. A volte non gli riesce bene e non è credibile, a volte cresce da solo di pagina in pagina. Se non gli diventa odioso (e quindi lo distrugge), lo conduce per mano dove vuole lui e lo scrittore ne è schiavo. Se il personaggio ha successo e piace, il tutto diventa una piacevole schiavitù. È il caso del commissario Bordelli di Marco Vichi, un uomo dolente e un po' sfigato, principi di un'altra epoca, che potrebbe essere tuo padre o tuo nonno a seconda dell'età del lettore, che ha fatto la guerra, che è ancora giovane negli anni Sessanta in un'Italia forse becera, con le stigmate del marciume, ma che sa reagire alle difficoltà e che ha speranza. Questo è il più dolente fra i libri di Vichi, il più amaro, ma anche il più interessante anche per via della cronaca dal vivo dell'alluvione di Firenze. Per chi non ha mai letto Vichi, consiglio di leggerlo e poi di riacquistare i primi. Quest'autore ha la rara capacità di farti vivere in un'altra epoca senza trasportarti con un'ipotetica macchina del tempo né farti sentire in maschera. Scrive benissimo e sa descrivere altrettanto bene. Risulta piacevole e delicato. Presto sarà molto amato da un pubblico sempre più vasto. Comunque vale la pena provare.

Personaggio a dispetto dell'autoreDi C. Guido-4 Luglio 2014

Uno scrittore scrive racconti, crea un personaggio che sarà il protagonista. A volte non gli riesce bene e non è credibile, a volte cresce da solo di pagina in pagina. Se non gli diventa odioso (e quindi lo distrugge), lo conduce per mano dove vuole lui e lo scrittore ne è schiavo. Se il personaggio ha successo e piace, il tutto diventa una piacevole schiavitù. È il caso del commissario Bordelli di Marco Vichi, un uomo dolente e un po' sfigato, principi di un'altra epoca, che potrebbe essere tuo padre o tuo nonno a seconda dell'età del lettore, che ha fatto la guerra, che è ancora giovane negli anni Sessanta in un'Italia forse becera, con le stigmate del marciume, ma che sa reagire alle difficoltà e che ha speranza. Questo è il più dolente fra i libri di Vichi, il più amaro, ma anche il più interessante anche per via della cronaca dal vivo dell'alluvione di Firenze. Per chi non ha mai letto Vichi, consiglio di leggerlo e poi di riacquistare i primi. Quest'autore ha la rara capacità di farti vivere in un'altra epoca senza trasportarti con un'ipotetica macchina del tempo né farti sentire in maschera. Scrive benissimo e sa descrivere altrettanto bene, piacevole e delicato. Presto sarà molto amato da un pubblico sempre più vasto. Da provare!

La forza del destinoDi N. Luca-12 Maggio 2012

Questa è la storia di un commissario che si vede costretto a dare le dimissioni e lasciare un caso irrisolto. Destino vuole che più avanti negli anni gli si presenti l'occasione di portare finalmente giustizia e questa occasione viene colta al volo da Bordelli. Di questo romanzo ho apprezzato l'intreccio degli eventi, la descrizione dei luoghi e dei personaggi e il velo di giustizia che chiude il racconto.

BocciatoDi c. domida-23 Aprile 2012

Marco Vichi con i suoi libri con protagonista il Commissario Bordelli, dopo un inizio abbastanza felice credo abbia perso completamente la verve narrativa. Come tanti altri vive d'inerzia regalandoci libri via via sempre più scadenti. La lettura di questo non mi ha regalato praticamenre alcuna emozione.

Comunque buonoDi C. Luigi-20 Aprile 2012

Ho come l'impressione che Marco Vichi abbia, in parete, perso la sua verve narrativa. Per carità questo " La forza del destino " si può giudicare tutto sommato come un buon libro; ma i precedenti avevano un qualcosa in più nella narrazione che li rendeva decisamente più appetibili. Deluso in minima parte, ma rimane sempre e comunque un buo libro.

La forza del destinoDi D. Andrea-28 Febbraio 2012

Tutto sommato un libro bello, nel quale si conclude la storia iniziata a Morte A Firenze libro che ha preceduto l'uscita di questo volume. Per il resto, il livello è a mio parere del libro precedente. Ci sono tutti personaggi ironici e qualche volta divertenti. Inoltre ho constatato una certa divagazione, a volte frustrante, e un finale troppo liscio e prevedibile.