La forma della croce

Milan Kundera ci spiega che “in greco ritorno si dice nòstos. Algos significa sofferenza. La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di tornare”. Ma Vittorio Foa lo corregge così: “La nostalgia è un passaggio verso il futuro”. Col nome di nostoi i greci indicavano i racconti del ritorno alle loro case degli eroi della guerra di Troia. Nostoi, i ritorni, le rivisitazioni, senza l’amarezza dei desideri frustrati ma con la speranza del futuro. Ho scelto questo titolo perchè intendo rievocare persone, avvenimenti, letture, cose che tutte insieme hanno fatto di me quello che sono. Oh! non si ricorda tutto, grazie al cielo, restano nella memoria frammenti, istantanee, e il resto va perduto. Ci sfugge come è avvenuta la scelta: il subcosciente ha conservato quello che ci lusinga? O quello che ci ha ferito? Rivisitare la propria vita, voltarsi indietro, senza timore di essere trasformati in statue di sale. Farlo con indulgenza, non prendendo troppo sul serio né le sventure né i successi, consci che si sarebbe goduto meno delle molte giogie che abbiamo provato se non avessimo conosciuto anche il dolore.