In fondo alla strada di Amalia Rosenblum edito da Salani

In fondo alla strada

Editore:

Salani

Traduttore:
Bannet O., Scardi R.
Data di Pubblicazione:
18 marzo 2010
EAN:

9788884519900

ISBN:

888451990X

Pagine:
109
Formato:
brossura
Argomento:
TEMI PERSONALI E SOCIALI
Età consigliata:
9 anni
Acquistabile con la

Descrizione In fondo alla strada

Se fosse stato il tuo migliore amico ad andarsene a vivere lontano da te, anche tu saresti triste. Johnni, figlio di un Cane Lupo Cecoslovacco, è infelice e inconsolabile da quando il suo migliore amico Artur, un Golden Retriever, è andato a vivere in città con i suoi padroni, lasciandolo solo con ancora mezza estate davanti ma senza alcuna voglia di godersela. Ben presto però una nuova famiglia arriva nella casa di Artur e un nuovo cane, Cacao, prende il suo posto. A poco a poco Johnni e Cacao diventano amici e si lanciano in fantastiche avventure insieme agli altri animali del paese: Golda, la saggia Collie, Betty, la Cocker Spaniel, Tappo, il Bassotto, Forza e Coraggio, i cani della stalla, la Pit Bull Germana, e ancora cinghiali, scoiattoli, uccelli, sciacalli... Un'indimenticabile storia di amicizia e solidarietà, di riflessione 'canina' sugli esseri umani, che hanno poca immaginazione, e sui cani, che ne hanno tantissima. Età di lettura: da 9 anni.

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5 di 5 su 2 recensioni

AmiciziaDi M. MARA-30 marzo 2010

Amalia Rosenblum (1974), cresciuta tra Tel Aviv e New York, è scrittrice, giornalista e sceneggiatrice. Docente al College of Management di Tel Aviv, collabora con diversi periodici israeliani, in qualità di critica letteraria. Come tanti altri Autori del suo Paese, ella si cimenta con un genere letterario, i libri per l'infanzia, in grado di catturare spesso l'attenzione degli adulti. In fondo alla strada, uscito in Israele nel 2006 con l'editore Keter di Gerusalemme, ci racconta una storia di amore, amicizia, dolore, solidarietà. Protagonisti sono un gruppo di cani, attorniati da gatti, cinghiali, volpi, iene, sciacalli, uccelli vari, ecc. Animali domestici e animali selvatici, in un insolito connubio. La vicenda si svolge in una cittadina di campagna all'interno di Israele, dove gli esseri umani fanno da sfondo e in primo piano ci sono gli animali. Il protagonista è Johnni, figlio di un Cane Lupo Cecoslovacco e di una cagna…a sua volta un misto fra un Pastore tedesco e un qualche tipo di Terrier. Egli vive con Ilan, un uomo ancor giovane, scapolo, alla ricerca dell'anima gemella. Amico per la pelle di Johnni è Arthur, un Golden Retriever dal mantello dorato, un po' più grande per età, un caro Fratello Maggiore; i due sono inseparabili. Un brutto giorno però la famiglia con cui Arthur vive ha la pessima idea di trasferirsi dall’idilliaca campagna in quel luogo confuso e malsano chiamato città. Il dolore dei due amici è cocente. Johnni è tristissimo e invano gli altri cani si impegnano per consolarlo. Nel paese giunge presto un nuovo personaggio, al quale gli altri ostentano di non prestare attenzione, ma che, in realtà, suscita un misto di curiosità e diffidenza. Il neo arrivato è un Labrador marrone, chiamato Cacao: un nome banalissimo e scontato, indice dell'irrimediabile scarsa fantasia delle persone; qualità, questa, di cui, al contrario, gli animali e, in particolare i cani, sono ricchissimi. Insieme a lui c'è una giovane coppia in attesa di un bambino, Amos e Miri. Grazie al proprio spirito di iniziativa e capacità di adattamento, nonché alla ritrovata gioia di vivere di Johnni, pian piano Cacao si inserisce bene nel gruppo; con il "Cane Lupo Cecoslovacco" nasce una bellissima amicizia, che vedrà i due come protagonisti di fantastiche avventure, dominate dal coraggio, mescolato a volte ad una discreta dose di incoscienza. Il romanzo è ricco di fini annotazioni psicologiche sul carattere di esseri umani e animali, sulla linearità dei secondi e sulle contraddizioni e strane abitudini dei primi; come, ad esempio, quell’assurda consuetudine di misurare il tempo suddividendolo secondo criteri uno più strambo dell’altro, anziché osservare i mutamenti, ben più oggettivi ed affidabili, della natura che ci circonda. L'Autrice non scade mai nel patetico o nel banale, non tenta di ridicolizzare i suoi personaggi umanizzandoli: dalle sue pagine si intuisce che gli animali non comunicano vicendevolmente tra loro o con gli uomini parlando, come accade nei cartoons, bensì attraverso un particolare linguaggio, non comprensibile da chi non è in grado, o non vuole, mettersi in sintonia. Vincitore del Ze'ev Prize for Children's Literature nel 2007, il libro sa rallegrare e commuovere il lettore: lo consiglio a chi desidera trascorrere qualche ora in compagnia di questi nostri impareggiabili amici, dei quali spesso conosciamo poco il cuore tenero e generoso

Amici per sempreDi M. MARA-28 marzo 2010

Amalia Rosenblum (1974), cresciuta tra Tel Aviv e New York, è scrittrice, giornalista e sceneggiatrice. Docente al College of Management di Tel Aviv, collabora con diversi periodici israeliani, in qualità di critica letteraria. Come tanti altri Autori del suo Paese, ella si cimenta con un genere letterario, i libri per l'infanzia, in grado di catturare spesso l'attenzione degli adulti. In fondo alla strada, uscito in Israele nel 2006 con l'editore Keter di Gerusalemme, ci racconta una storia di amore, amicizia, dolore, solidarietà. Protagonisti sono un gruppo di cani, attorniati da gatti, cinghiali, volpi, iene, sciacalli, uccelli vari, ecc. Animali domestici e animali selvatici, in un insolito connubio. La vicenda si svolge in una cittadina di campagna all'interno di Israele, dove gli esseri umani fanno da sfondo e in primo piano ci sono gli animali. Il protagonista è Johnni, figlio di un Cane Lupo Cecoslovacco e di una cagna a sua volta un misto fra un Pastore tedesco e un qualche tipo di Terrier. Egli vive con Ilan, un uomo ancor giovane, scapolo, alla ricerca dell'anima gemella. Amico per la pelle di Johnni è Arthur, un Golden Retriever dal mantello dorato, un po' più grande per età, un caro Fratello Maggiore; i due sono inseparabili. Un brutto giorno però la famiglia con cui Arthur vive ha la pessima idea di trasferirsi dall'idilliaca campagna in quel luogo confuso e malsano chiamato città. Il dolore dei due amici è cocente. Johnni è tristissimo e invano gli altri cani si impegnano per consolarlo. Nel paese giunge presto un nuovo personaggio, al quale gli altri ostentano di non prestare attenzione, ma che, in realtà, suscita un misto di curiosità e diffidenza. Il neo arrivato è un Labrador marrone, chiamato Cacao: un nome banalissimo e scontato, indice dell'irrimediabile scarsa fantasia delle persone; qualità, questa, di cui, al contrario, gli animali e, in particolare i cani, sono ricchissimi. Insieme a lui c'è una giovane coppia in attesa di un bambino, Amos e Miri. Grazie al proprio spirito di iniziativa e capacità di adattamento, nonché alla ritrovata gioia di vivere di Johnni, pian piano Cacao si inserisce bene nel gruppo; con il "Cane Lupo Cecoslovacco" nasce una bellissima amicizia, che vedrà i due come protagonisti di fantastiche avventure, dominate dal coraggio, mescolato a volte ad una discreta dose di incoscienza. Il romanzo è ricco di fini annotazioni psicologiche sul carattere di esseri umani e animali, sulla linearità dei secondi e sulle contraddizioni e strane abitudini dei primi; come, ad esempio, quell'assurda consuetudine di misurare il tempo suddividendolo secondo criteri uno più strambo dell'altro, anziché osservare i mutamenti, ben più oggettivi ed affidabili, della natura che ci circonda. L'Autrice non scade mai nel patetico o nel banale, non tenta di ridicolizzare i suoi personaggi umanizzandoli: dalle sue pagine si intuisce che gli animali non comunicano vicendevolmente tra loro o con gli uomini parlando, come accade nei cartoons, bensì attraverso un particolare linguaggio, non comprensibile da chi non è in grado, o non vuole, mettersi in sintonia. Vincitore del Ze'ev Prize for Children's Literature nel 2007, il libro sa rallegrare e commuovere il lettore: lo consiglio a chi desidera trascorrere qualche ora in compagnia di questi nostri impareggiabili amici, dei quali spesso conosciamo poco il cuore tenero e generoso.