Il fondamentalista riluttante di Mohsin Hamid edito da Einaudi

Il fondamentalista riluttante

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Traduttore:
Gobetti N.
Data di Pubblicazione:
16 Settembre 2008
EAN:

9788806194819

ISBN:

880619481X

Pagine:
134
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Il fondamentalista riluttante

Ogni impero ha i suoi giannizzeri, e Changez è un giannizzero dell'Impero Americano. Giovane pakistano, ammesso a Princeton grazie ai suoi eccezionali risultati scolastici, dopo la laurea summa cum laude viene assunto da una prestigiosa società di consulenza newyorkese. Diventa cosi un brillante analista finanziario, sempre in viaggio ai quattro angoli del mondo. Impegnato a volare tra Manila e il New Jersey, Lahore e Valparaiso, e a frequentare l'alta società di Manhattan al braccio della bella e misteriosa Erica, Changez non si rende conto di far parte delle truppe d'assalto di una vera e propria guerra economica globale, combattuta al servizio di un paese che non è il suo. Finché arriva l'Undici settembre a scuotere le sue certezze. "Vidi crollare prima una e poi l'altra delle torri gemelle del World Trade Center. E allora sorrisi". È questo il primo sintomo di un'inarrestabile trasformazione. Il businessman in carriera, rasato a puntino e impeccabilmente fasciato nell'uniforme scura del manager, comincia a perdere colpi. La produttività cala e la barba cresce, quella barba che agli occhi dei suoi concittadini fa di ogni "arabo" un potenziale terrorista. E mentre gli Stati Uniti invadono l'Afghanistan, il Pakistan e l'India sembrano sull'orlo di una guerra atomica, giunge per Changez il momento di compiere un passo irreversibile...

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 5 recensioni

ScorrevoleDi E. Gennaro-21 Maggio 2012

Un breve dialogo di un ex broker finanziario di origine pakistana, che ha studiato a Princeton, con un interlocutore "fantasma" che mette in rislato la diffidenza globale tra Occidente ed Oriente. Il messaggio è che ognuno di noi potrebbe diventare dei fondamentalisti riluttanti. Sullo sfondo un'amore tormentato. La scrittura è particolare e piacevole.

Il fondamentalista riluttanteDi M. Luigi-9 Agosto 2011

Altro caso di autore arabo emancipato, che vive in occidente da anni e pretende di conoscere il medioriente, e succede spesso e volentieri che il tutto si annacqua, come nel pur gradevole "Aquiloni". Qui molto meno gradevole. Un po' perché il fluire di un monologo di 135 pagine lascia del fiato in apnea, un po' perché la storia d'amore, come si dice, un'c'azzecca pe' nulla. Un po' perché il non detto (ed il non finito) sono veramente una palla. Changez è un giovane pakistano, ammesso a Princeton grazie ai suoi eccezionali risultati scolastici. Dopo la laurea 'summa cum laude' viene assunto da una prestigiosa società di consulenza newyorkese. Diventa cos un brillante analista finanziario, sempre in viaggio ai quattro angoli del mondo per valutare i potenziali di sviluppo delle imprese in crisi. Impegnato a volare in business class tra Manila e il New Jersey, Lahore e Valparaiso, e a frequentare l'alta società di Manhattan al braccio della bella e misteriosa Erica, Changez non si rende conto di far parte delle truppe d'assalto di una vera e propria guerra economica globale, combattuta al servizio di un paese che non è il suo. Finché arriva l'Undici settembre a scuotere le sue certezze. Il businessman in carriera, rasato a puntino e impeccabilmente fasciato nell'uniforme scura del manager, comincia a perdere colpi. La produttività cala e la barba cresce, quella barba che agli occhi dei suoi concittadini fa di ogni "arabo" un potenziale terrorista. E mentre gli Stati Uniti invadono l'Afghanistan, il Pakistan e l'India sembrano sull'orlo di una guerra atomica, e New York si lascia andare ad un'agghiacciante volontà di potenza tinta di nostalgia, anche la personalità dell'amata Erica rivela lati sempre pi patologici. Giunge cos per Changez il momento di compiere un passo irreversibile. L'ho divorato in una notte turca, ho pianto sul passo d'amore che riporto, ma non mi è piaciuto. "stava lottando contro una corrente che la trascinava dentro di sé, e dal suo sorriso traspariva la paura di essere risucchiata nei propri abissi, dove sarebbe rimasta intrappolata. In quei momenti avrei voluto servirle da ancora, avendo l'accortezza di non farglielo capire. Scoprii che il modo migliore era di arrivare quasi a toccarla... E poi aspettare che lei si accorgesse della mia presenza fisica, scuotesse la testa e mi sorridesse".

Il fondamentalista riluttante Di R. Lucia-19 Luglio 2011

L'episodio alla base è molto originale, anche se sa un po' di già visto. Convince poco lo "scatto" dentro il personaggio di Changez: il passaggio che lo fa convertire ad una specie di apostolo della jihad da paladino del modello statunitense di sviluppo. Poco convincente mi è parso il collegamento fra la linea narrativa principale e la storia d'amore - di per sé molto bella, tutta giocata sul senso di perdita personalecollettivo post 911. Un libro comunque onesto e tutt'altro che brutto (non foss'altro per l'impegno nell'edificarlo come discorso diretto - il che peraltro fa tanto scuola di scrittura) .

Il fondamentalista riluttanteDi b. paola-21 Febbraio 2011

Per quanto mi sforzi, a quest'opera non riesco a dare più di 3. Il romanzo ha un costrutto interessante. E' un dialogo tra il giovane pakistano Changez con un personaggio misterioso, che lo ascolta silente raccontare la sua storia, del quale sappiamo solamente che è americano e si trova a Lahore. Un dialogo che in realtà è un monologo, in cui l'uomo, che ha toni sempre gentili e ossequiosi ma sinistri, un pakistano che ha studiato a Princeton ed ambisce a una carriera brillante negli Stati Uniti presso una società di consulenze economiche, racconta la sua evoluzione personale che l'ha portato a trasformarsi da giannizzero ad ex giannizzero: da mercenario assoldato dal sogno americano a uomo consapevole della propria identità pakistana, che intende difendere dagli assalti dell'Occidente. E' proprio questo passaggio fondamentale che non mi ha convinto nel libro. Tutto avviene in forma leggera, i toni sono sfumati, non c'è un approfondimento del travaglio interiore attraversato dal protagonista, che avrebbe dovuto essere peraltro acuito da una storia d'amore con una ragazza americana tragicamente finita, per cui alla fine mi ha dato la sensazione di un racconto che rimane in superficie, mentre mi aspettavo qualcosa di diverso.

Un libro tutto da leggere e RiLeggere...Di c. edoardo-17 Novembre 2010

Ho trovato questo libro interessantissimo da leggere.. L'ho riLetto 10 volte.. Sponsorizzato da Gad Lerner.. Ero curioso e così ho accettato la sfida. Così è stato, lo ringrazio per questo. )