Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Gli Adelphi
- Edizione:
- 14
- Traduttore:
- D'Amico M.
- Data di Pubblicazione:
- 9 giugno 1993
- EAN:
9788845909825
- ISBN:
8845909824
- Pagine:
- 166
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA (DOPO IL 1945)
Trama Libro Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni
"Il mondo è una superficie piana come quella di una carta geografica, sulla quale i flatlandesi scivolano senza sovrapporsi. La loro è una società rigidamente gerarchica: la casta più vile è quella delle donne". Un classico del fantastico, con un saggio di Giorgio Manganelli.
Recensioni degli utenti
Avanti triangoli catturatelo - 17 maggio 2012
Libro molto avvincente che si immerge nei meandri della pure e semplice geometria per descrivere una società come quella di Abbott basata essenzialmente sulle clasi, qui invece delle classi abbiamo il lati delle figure, ma il principio è lo stesso: più lati hai e più sei alto di grado. In chiave scientifica ci permette di immaginare come possa essere vedere il mondo con una dimensione extra, nel libro si confrontano punti rette e piani, ma se confrontassimo piano e spazio e spazio quarta dimensione arriveremmo a sfiorarla come il nostro esagono titubante scopre lo spazio
SConsigliato - 30 aprile 2012
Non mi è piaciuto! L'ho trovato molto fluido vero, ma manca di tensione narrativa e per giunta la trama ha poco di intrigante e incalzante. Inoltre le situazioni si sono evolute soltanto verso la seconda parte del libro, con un modo di snodarsi poco chiaro e molto confusionario. Sicuramente un testo che non cosngilierei!
Piacevole - 28 aprile 2012
Questo racconto fantastico è capace di intrigarti moltissimo, merito di una scrittura semplice, fresca e immediata che ti cattura fin dall'inizio della lettura. La storia è originale e propone una sorta di dimensione geometrica affascinante e accattivante. Tuttavia l'intera composizione manca di tensione narrativa.
Fiaba geometrica - 27 marzo 2012
Volevo leggerlo da tanto tempo e non mi ha deluso. La parte geometrica del libro ben si integra con le considerazioni filosofiche. Flatlandia è un mondo unidiemnsionale: è sviluppato su un piano e tutto si basa sul principio della linea, i suoi abitanti sono poligoni regolari organizzati in una scala gerarchica che prende in considerazione gli angoli: più il poligono è ricco di angoli, più il suo ruolo nella società è importante. Al vertice ci sono i circoli, ovvero poligoni con un numero elevatissimo di angoli. Meno che niente contano le donne, semplici rette. La descrizione di Flatlandia è ovviamente il pretesto per una parodia sociale, un invito all'apertura mentale verso lo sconosciuto quand'anche fosse non immaginabile facilmente, come l'aggiunta di una dimensione a quelle conosciute.
Flatlandia - 27 settembre 2011
Strettamente vicino alle atmosfere rese celebri dalle opere di Carroll, Flatlandia appartiene alla letteratura fantastico-utopica, un genere molto frequentato nel Regno Unito (si pensi a Utopia di Thomas More, alla Nuova Atlandide di Bacone, o alla Favola delle api di Mandeville) . Specchio di un'intelligenza arguta e intriso di una pungente ironia, il libro si presta (e si è prestato, nella storia) a diverse letture: racconto didascalico per insegnare la geometria; critica di costume della Società Vittoriana; ardita anticipazione della Relatività e dei mondi n-dime nsionali della fisica moderna. Al di là di questo rimane il piacere della lettura, soprattutto lì dove Abbott è divertitamente misogino, come quando descrive le donne di Flatlandia come delle linee rette: se non emettono (come vuole la legge) il loro grido di riconoscimento così da avvisarti della loro presenza, rischi di rimanerne infilzato...
Geniale - 24 agosto 2011
La lettura di questo libro è stata davvero divertente. In modo estremamente originale è in grado di fornire spunti di riflessione su tematiche esponendo concetti in modo semplice e lineare ma mai banale. Un mondo geometrico tutto da scoprire. Ne consiglio assolutamente la lettura, non è molto impegnativo.