La finestra dei Rouet
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Biblioteca Adelphi
- Traduttore:
- Di Lella F., Vanorio M. L.
- Data di Pubblicazione:
- 17 giugno 2009
- EAN:
9788845923975
- ISBN:
8845923975
- Pagine:
- 177
- Formato:
- brossura
Trama La finestra dei Rouet
Un lento, soffocante pomeriggio estivo. In un modesto appartamento di Faubourg Saint-Honoré, una donna sta ricucendo un vecchio vestito. Al di là della sottile parete che divide la sua stanza da quella attigua, due corpi giovani si stiracchiano voluttuosamente dopo aver fatto l'amore. La donna sente tutto, immagina ogni gesto, come se li vedesse. Poi, come fa sempre, si avvicina alla finestra. Dall'altra parte della strada vive la ricca famiglia dei Rouet, proprietari non solo del palazzo in cui abitano, ma di buona parte dei palazzi intorno. Per ore e ore, da dietro le persiane accostate, la donna spia la loro esistenza: quella dei vecchi, al piano di sopra, e quella del giovane Hubert e della sua bella, irrequieta moglie Antoinette, al piano di sotto. Sarà lei, in questo pomeriggio di luglio, l'unica testimone di qualcosa che potrebbe anche essere un omicidio. E da ora in poi la donna comincerà a vivere per procura la vita di Antoinette: una vita "fervida, invadente, in tutta la sua spaventosa ferocia", una vita "proibita", che a poco a poco diventerà la sua. Con "La finestra dei Rouet", storia di una torbida ossessione, Simenon ha scritto uno dei suoi romanzi più sottilmente perversi.
Recensioni degli utenti
Meraviglioso-7 maggio 2012
La bellezza di questo romanzo è davvero un qualcosa di indescrivibile! Ha una scrittura molto intensa e immediata, che non fatica a decollare e che si mostra sempre dinamica nella risoluzione degli eventi e nella descrizione accurata dei personaggi, analizzati da un potente ritratto psicologico oltre che fisico.
La finestra dei Rouet-20 ottobre 2010
Simenon nel suo stile asciutto ed essenziale svela i meccanismi della solitudine. Un capolavoro dove l'autore ci parla dell'individualità e di come non si possa scegliere che vita vivere oltre ovviamente la nostra.
La finestra dei Rouet-8 ottobre 2010
Un Simenon voyeur. L' autore ha conosciuto molto bene le donne nella sua vita. Lo dimostra sempre, in ogni sua opera: riesce a dipingere particolarmente bene un certo tipo di donna, quella combattuta tra l' essere un po' angelo e un po' puttana. Simenon era malato di sesso, si dice che ebbe più di diecimila donne, la maggior parte prostitute ed in questo libro si possono riconoscere i vicoli bui in cui le ragazze si offrivano ai clienti, vicoli che sicuramente frequentò. Ma era anche affascinato dai personaggi femminili solitari. Dominique, la protagonista, lascia al lettore quell' amaro in bocca che si prova quando si sente la sofferenza di un' altra persona, la sua incapacità di esprimersi nella vita, la sua terrificante solitudine. Una donna che non ha conosciuto il sesso, ossessionata dai coinquilini passionali e da una vicina, dirimpettaia, che spia in ogni momento della giornata: Antoinette, che rappresenta per lei tutto ciò che non ha vissuto, con il suo ardore, la sua sensualità, il suo tormento e le sue estasi. E con Dominique si soffre.
La finestra dei Rouet-6 ottobre 2010
La protagonista di questo libro di Simenon è una “femmna finestrànt”, che vive l'esistenza altrui per aver sperperato nella rinuncia la propria. La carnalità di certi pensieri, la solita maestria descrittiva dell'autore, la prospettiva insolita, la mesta conclusione...ah, Gesù, che bella cosa!”
la vita degli altri-28 luglio 2010
Vivere della vita degli altri non potendo o non avendo gli strumenti per condurre la propria... E' questo il piccolo dramma vissuto dalla protagonista. Lei osserva la vita degli altri svilupparsi, prendere forma, sconvolgersi, ridere, amare, respirare da un rifugio incontaminato che è il suo corpo stesso. Quando i suoi personaggi la abbandonano per seguitare sulla loro strada lei non ha più un abito da vestire fuorchè il proprio vuoto.
deludente-21 luglio 2010
una storia lenta, priva di reali colpi di scena..anche il finale è abbastanza inconcludente..Se ne può tranquillamente fare a meno