La figlia del boia vol.1 di Oliver Pötzsch edito da BEAT

La figlia del boia vol.1

Editore:

BEAT

Traduttore:
Petrelli A.
Data di Pubblicazione:
31 Ottobre 2018
EAN:

9788865595794

ISBN:

8865595795

Pagine:
431
Formato:
rilegato
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Descrizione La figlia del boia vol.1

Baviera, 1659. Il destino di Martha Stechlin, levatrice di Schongau, sembra segnato. Messa nelle mani del boia del paese perché le sia estorta formale confessione, attende di essere spedita al rogo per il barbaro omicidio di due bambini. Jakob Kuisl, il boia di Schongau, un gigante alto quasi due metri, la barba nera e spinosa, le lunghe dita ricurve simili ad artigli, non crede però alla sua colpevolezza. E con lui non credono che la dolce Martha sia una strega anche sua figlia Magdalena, un'attraente ragazza dalle labbra carnose, e Simon Fronwieser, il figlio del medico cittadino, un giovane ben visto tra il gentil sesso di Schongau. I tre indagano per cercare di ribaltare una sentenza che sospettano sia stata scritta solo per convenienza politica e, soprattutto, per nascondere una verità inconfessabile. Attraverso un'impeccabile ricostruzione storica della società tedesca del Seicento, "La figlia del boia" conduce il lettore in un'epoca di superstizioni e follie collettive e delinea una stupefacente figura propria di quel mondo: il boia, un uomo temuto e, ad un tempo, un esperto erborista e un illuminato.

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3 di 5 su 2 recensioni

Avvincente, ma...Di M. Renzo-6 Novembre 2022

Corre lanno 1659 e a Schongau, una cittadina bavarese, è ritrovato agonizzante e con un taglio che gli ha aperto la gola il figlio di undici anni del barcaiolo Grimmer. Simon Fronwieser, figlio del medico della città e medico lui stesso, cerca di salvarlo, ma inutilmente, e nelloccasione si avvede di uno strano segno impresso sotto la scapola destra con un inchiostro viola. Poco tempo dopo un altro bimbo, Anton, figlio adottivo dei Kratz, è ritrovato dai genitori morto e in una pozza di sangue. Anche lui sotto una scapola ha lo strano segno che aveva il primo bambino ucciso e che viene identificato come il cerchio di Venere, il simbolo delle streghe. Strani eventi colpiscono la cittadina, con un magazzino sul fiume che prende fuoco e un lebbrosario in costruzione che viene demolito nottetempo. Spariscono altri bimbi che costituivano un gruppetto che trascorreva spesso parecchie ore da Martha Stechlin, la levatrice di Schongau. Il popolino, sempre incline ad ammantare di un aria misteriosa ciò che non riesce a comprendere, trova subito il capro espiatorio, la povera levatrice, che sfugge al linciaggio, ma viene rinchiusa in prigione, dove si cerca di farla confessare con la tortura di cui è incaricato il boia Jakob Kuisl, un uomo gigantesco, ma di notevole cultura e che ovviamente non crede che allorigine del tutto ci sia della stregoneria; della sua stessa opinione è il giovane medico Simon Fronwieser, perdutamente innamorato di Magdalena, la bella figlia del boia. Si sviluppa così la trama di un giallo storico particolarmente avvincente, intricato, ma ben condotto con mano ferma dallautore, capace di ricreare con abilità ambiente e atmosfera. La storia mi ha preso in modo particolare, perché la tensione è crescente; tuttavia limpalcatura così ben realizzata ha cominciato a scricchiolare verso la fine, per poi crollare con la scoperta dei colpevoli, una soluzione non del tutto logica e non ben studiata, tanto che presenta diverse crepe.

Punto di vista ineditoDi r. valentina-24 Marzo 2014

Per quanto mi riguarda non conoscevo nulla della figura del boia, e infatti in mezzo alla vicenda l'autore offre un buon numero di informazioni in merito alla vita del boia e al suo ruolo nella società tedesca. Il protagonista, trovandosi a dover torturare una donna acusata di stregoneria e di omicidio, sceglie di non credere a quello che dice la gente e di indagare lui stesso. La storia è ben congegnata e verosimile, originale e i colpi di scena mantengono sempre alto l'interesse. Non mancano momenti d'azione e di romanticismo. Divorato in un weekend.