Trama Figli del Nilo
Dopo la morte del saggio e glorioso Faraone Tamose, l'intera civiltà egizia rischia di venire annientata dalla guerra contro gli hyksos e dall'ambizione di individui crudeli e spietati come Naja, l'odioso reggente. C'è solo un uomo, da tempo ormai ritirato nel deserto ad affinare le sue conoscenze, che può sventare il rischio mortale: Taita, il saggio eunuco, il custode di mille segreti, il mago. Soltanto sotto la sua guida, infatti, il giovane principe Nefer potrà veder compiere il proprio destino di Faraone. Taita e Nefer dovranno combattere insieme. Ma non poche saranno le sofferenze e non sarà facile distinguere tra alleati e nemici...
I libri più venduti di Wilbur Smith
Recensioni degli utenti
Uno dei più belli-12 marzo 2014
A mio parere questo è uno dei romanzi più belli di Wilbur Smith. Non solo l'ho letto tutto d'un fiato, ma mi è anche dispiaciuto arrivare alla fine. L'autore è un maestro nelle descrizioni dei paesaggi, delle situazioni, dei sentimenti, delle avventure. La sua conoscenza dell'Africa è infinita, quella dell'Antico Egitto è illimitata e si concretizza fin nei minimi particolari negli stili di vita, nella cultura, negli oggetti. Dopo poche pagine ci si ritrova immersi nell'Egitto ormai scomparso da millenni. Infine, la storia d'amore di Nefer e di Mintaka è appassionante e commovente, dall'inizio all'ultima pagina.
Figli del Nilo-5 marzo 2012
Personaggi fantastici, caratterizzati alla perfezione. Libro molto avventuroso, che cerca nel carismatico mago Taita il traino del romanzo. Piacevole lettura, forse un po' troppo fantasiosa per chi come me preferisce una maggior realtà storica. Credo che se non fosse cosi' scontata la fine sarebbe un buon libro. Così così
Bellissimo-6 agosto 2010
Se mi si chiede quale, tra Il dio del fiume e Figli del Nilo, è il mio preferito sarei in seria difficoltà. E' un libro eccezionale, che ha in sé così tanti elementi da far risultare impossibile non apprezzare il libro da parte di chiunque: magia, avventura, azione, guerra, amore, dramma, ironia... c'è tutto. La scena, verso il finale, con Heseret e Merikara è qualcosa che rimarrà scolpito nella mia memoria in eterno.
