Che la festa cominci
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Einaudi. Stile libero big
- Data di Pubblicazione:
- 27 Ottobre 2009
- EAN:
9788806191016
- ISBN:
8806191012
- Pagine:
- 328
- Formato:
- brossura
Trama Che la festa cominci
Nel cuore di Roma, il palazzinaro Sasà Chiatti organizza nella sua nuova residenza di Villa Ada una festa che dovrà essere ricordata come il più grande evento mondano nella storia della nostra Repubblica. Tra cuochi bulgari, battitori neri reclutati alla stazione Termini, chirurghi estetici, attricette, calciatori, tigri, elefanti, il grande evento vedrà il noto scrittore Fabrizio Ciba e le Belve di Abaddon, una sgangherata setta satanica di Oriolo Romano, inghiottiti in un'avventura dove eroi e comparse daranno vita a una grandiosa e scatenata commedia umana. La comicità di Ammaniti sa cogliere i vizi e le poche virtù della nostra epoca. E nel sorriso che non abbandona nel corso di tutta la lettura annegano ideali e sentimenti. E soli, alla fine, galleggiano i resti di una civiltà fatua e sfiancata. Incapace di prendere sul serio anche la propria rovina. Nel nuovo romanzo di Niccolò Ammaniti gli ultimi Cavalieri dell'Apocalisse fanno riunioni sataniste in una pizzeria di Oriolo Romano. Uno scrittore di successo da anni non scrive più una riga. Un palazzinaro si compra dal Comune di Roma un parco pubblico di 170 ettari per farne la sua residenza privata. E organizza la festa esclusiva e imprevista del secolo.
Recensioni degli utenti
SConsigliato-8 Maggio 2012
Mi hanno contino lo stile e anche il ritmo, ma la trama proprio non mi è parsa godibile come le altre dei precedenti titoli. Infatti la storia si dirama in starie secondarie che vanno a finire verso un punto nero, senza alcun tipo di approfondimento o di ulteriore descrizione che potesse in qualche maniera spiegarne il motivo. Bocciato!
Lettura piacevole, storia surreale-8 Maggio 2012
L'autore di solito è davvero una garanzia, ma stavolta delude. La storia è a dir poco surreale, la tramma si intreccia in mille strade che si perdono in un labirinto di complicazioni narrative fine a se stesse. La parte iniziale è forse la migliore: peccato che il resto del romanzo non sia all'altezza.
Una festa venuta male-28 Marzo 2012
Ammaniti è un buon scrittore italiano che alterna belle prove ad altre di scarso valore e qualità narrative. In questo caso la storia non regge, si divide in troppe strade senza approfondirne nessuna, ottenendo un risultato grottesco che annoia dopo poche pagine. I personaggi sono macchiette che sembrano prese dalla pubblicità, lo scrittore protagonista è antipatico e di poco spessore. Da evitare.
Attuale -29 Febbraio 2012
Romanzo divertentissimo e inaspettato. Storia surreale ma che attinge dalla realtà che ben conosciamo, fatta di personaggi al limite del trash e del ridicolo. Un libro che sa raccontare la nostra società portando le sue premesse alle più estreme conseguenze, riuscendo a farci sorridere e riflettere.
Inaspettato-4 Settembre 2011
Inizi a leggere questo libro e non capisci il perchè di tutte quelle informazioni... E poi tutto ha un senso, e ti rendi conto che senza la parte iniziale non avresti capito niente del nucleo della storia... Travolgente, inaspettato e divertente! Sei impaziente di conoscere tutta la storia, la fine e gli sviluppi, fantastico!
Che la festa cominci-11 Luglio 2011
Riuscite a immaginarvi la festa più trash del millennio? Con ricconi fuori di testa, calciatori sudamericani, professionisti burini, ogni tipo di vip e stelline. Ci sono perfino Ammaniti (il suo alter ego in realtà) e un gruppo di satanisti sfigati. Il vecchio Nick dev'essersi divertito un sacco a scrivere questa storia, e senz'altro vi divertirete voi a leggerla.