Descrizione La febbre dei tulipani. La prima grande crisi economica della storia
Nell'Olanda di fine Seicento il tulipano, reso popolare dai turchi ottomani, causò una vera e propria frenesia botanico-finanziaria. I bulbi venivano scambiati con maiali o percore, vino o burro, abiti o letti, gli ibridi più rari e pregiati raggiunsero ben presto quotazioni folli, da capogiro, tanto da valere più di una casa. L'interesse della gente arrivò a non dipendere più dalla loro bellezza, ma dalla nascente consapevolezza che se ne poteva trarre profitto. Cosi, grandi mercanti e umili contadini si fecero contagiare da questa febbre dilagante e il mercato si gonfiò a dismisura fino a crollare nel 1637, come Wall Street nel 1929, determinando "la prima grande crisi speculativa del capitalismo moderno". La prima bolla economica che preannuncia e anticipa le successive, i tulipani di ieri come le dot.com e come i mutui subprime di oggi, delirio collettivo e prezzi alle stelle: un inarrestabile contagio sociale che porta il sistema al collasso. Mike Dash ripercorre questo caso di isteria collettiva e di speculazione di massa e, attraverso la vicenda di un fiore, svela gli imponderabili meccanismi delle passioni umane che tante volte determinano il nostro destino.
Recensioni degli utenti
Buon libro storico-26 gennaio 2012
è una trattazione storica riguardo la prima bolla speculativa, sui tulipani nel 1600. L'autore è un giornalista e come tale, lo stile è quello di un articolo di un magazine. Molto ben strutturato dal punto di vista storico, un po' meno per quello socio-economico. Consigliato per chi, come me, era un neofita dei tulipani e vorrebbe approfondire questo argomento. Ma non consigliato per chi, come me, si aspettava qualcosa riguardante economia e finanza.