Favole. Le mie novelle

Il libro, di facile interpretazione, è un intreccio di favole in stile esopiano (600 a.C.) con quelle classiche del periodo successivo al Rinascimento: l’illuminismo, nel quale fiorisce e prevale lo stile barocco caratterizzato da un’arte affollata di virtuosismi e ridondante di immagini rivolte al bello, alla ricerca di un coinvolgimento emotivo oltremisura, tipico del periodo della corte del Re Sole (1643-1715). Viaggi fantasiosi in città leggendarie, alberi parlanti e personaggi in sottili trame con apologhi narrati con semplicità, ma intrisi di arguti significati. Con fantasia vivace, il libro presenta venti nuove favole della letteratura italiana.

Indice
Prefazione
Il vento, la bruma e il monaco
La vedova di Londra
Il minatore del Tibet
La gondola e il mendicante
Le montagne della neve
La pigna d’ oro
La bambola della nonna
La casetta nella valle
La casa in riva al mare
Il gatto tonto e il topo
Il re d’ Olanda e i tulipani
La leggenda di Leta
Il vecchio di Amsterdam
L’ avaro di Frosinone
Il ciliegio
La leggenda delle fate
Il lupo della Schwarzwald
Le sorelle di Budapest
Lucciolina (o la fata)
Messere Mirante e la mugnaia

Nota sull’Autore
Giliola Giuditta Adobati nasce il 25 marzo 1964 ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, in una piccola frazione di nome Brumano; nel 2011 pubblica la prima raccolta di venti nuove favole da lei create, studia e si occupa di letteratura, musica e pittura.