Il fascista di Ignacio Martínez de Pisón edito da Guanda
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Il fascista

Editore:

Guanda

Edizione:
2
Traduttore:
Arpaia B.
Data di Pubblicazione:
18 marzo 2010
EAN:

9788860885876

ISBN:

8860885876

Pagine:
320
Formato:
brossura
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Trama Il fascista

Negli anni Trenta Raffaele Cameroni, un povero contadino toscano con una moglie e una figlia ritardata a carico, nella speranza di uscire dalle difficoltà, si arruola come volontario sul fronte franchista e parte per la Spagna. All'inizio è attratto esclusivamente dalla prospettiva di una paga, ma poi si lascia conquistare dagli ideali fascisti, fino a diventarne un sostenitore convinto ed esaltato. Finita la guerra, decide di non tornare in patria: si è innamorato infatti di Isabel, una giovane infermiera spagnola, figlia e sorella di anarchici, al punto di sposarla e di far credere alla famiglia in Italia di essere deceduto in battaglia. Inizia così il racconto delle vicende dei Cameroni, che si intrecciano con i grandi eventi collettivi della storia della guerra civile spagnola e dei decenni successivi. Raffaele, divenuto padre di tre figli, sperimenta la rivincita sulle miserie trascorse: grazie al rilancio del pastificio artigianale del suocero, può vivere nell'agio e ingraziarsi personaggi importanti. Ma i conti con il passato non sono chiusi e, dopo una serie di tragedie che colpiranno la famiglia spagnola, anche quella abbandonata in Italia incrocerà di nuovo il suo cammino.

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3 di 5 su 2 recensioni

Il fascistaDi Y. Sara-8 aprile 2011

Mi è capitato di rileggere quest'opera, vedrete, sarete stupiti del suo ritmo articolare. Nel 1936 il toscano Raffaele Cameroni lascia moglie e figlia subnormale per arruolarsi nella guerra di Spagna, sperando di raggranellare un po' di soldi da mandare a casa. Invece trova moglie ed una patria e si ricostruisce una vita, dimenticando la famiglia in Italia. Poi, anni dopo, i nodi verranno al pettine. Ma non è questo il bello di questo libro, e non lo è la militanza nostalgica del protagonista (che strano vedere il fascismo italiano vissuto, o meglio sopravvissuto, in un paese dove il fascismo aveva vinto, sembra ucronia pura), il bello di questo libro è l'originalità dei personaggi, la capacità dell'autore di creare vicende interessanti, nell'attorcigliare i rapporti fra i tre figli del protagonista, la moglie, la nuora, il nipote. Il portarci per mano attraverso cinquant'anni di storia di Spagna senza quasi darlo a vedere. E poi la descrizione dei giorni di guerra, la militanza quasi sovversiva del figlio maggiore, tutto è bello, avvincente, simpatico. Il libro si fa divorare e si finisce con la sensazione di aver assistito a qualcosa di finalmente nuovo, fresco, interessante. Martinez de Pison è un grande, "Il traduttore" era un libro bellissimo, questo è diverso ma resta uno dei romanzi spagnoli più belli che mi sia capitato sotto le mani in questi ultimi mesi.

Il fascistaDi S. Silvia-21 febbraio 2011

Me lo ha prestato una mia collega appassionata del genere. In una Spagna oppressa dalla guerra civile che porterà all'instaurazione del regime franchista nasce la famiglia Cameroni, con il matrimonio di Raffaele, giovane e ardimentoso italiano che lascia la patria per unirsi ai combattenti delle truppe nazionaliste e Isabel, una giovane infermiera la cui famiglia viene perseguitata perché antifranchista. Un matrimonio che fin dall'inizio si percepisce che non sarà produttivo di felicità, anche perché nel passato di Raffaele c'è un segreto. Che cos'è la felicità? In tanti ci hanno provato a descriverla ma non esistono parole, per loro natura effimere, che la possano esprimere. Si può catturare un momento sereno con una fotografia, che trattenga un sorriso, un gesto, un'espressione del viso. Ma il trascorrere del tempo è una disgrazia che tutto trascina con sé, e riguardare quella fotografia ci fa comprendere che la felicità dura quanto il botto del tappo dello champagne e svanisce nell'attimo stesso in cui esiste. Non si può descrivere, né acchiapparla né imprigionarla: è la dolce carezza della felicità, che ti sfiora e passa. La vita ha insegnato ai membri della famiglia Cameroni che si deve convivere con questa verità, in un susseguirsi di fotografie da raccogliere, custodire in un album e poi, riguardandole, sorridere o piangere, di modo che una parte di quella felicità trascorsa possa venire restituita al ricordo. E' un bel romanzo, scritto con stile semplice e piano, che mi ha coinvolto ed emozionato.