Una faccia già vista
- Editore:
TEA
- Collana:
- Teadue
- Traduttore:
- Zeuli G.
- Data di Pubblicazione:
- 18 Gennaio 2007
- EAN:
9788850212958
- ISBN:
885021295X
- Pagine:
- 441
- Formato:
- brossura
Trama Una faccia già vista
Dopo aver preso parte alla lotta per l'indipendenza irlandese e aver fatto molto lavoro sporco che gli ha procurato qualche nemico e un mandato di morte, Henry Smart, già protagonista di "Una stella di nome Henry", abbandona l'Irlanda per approdare nella città delle grandi occasioni: New York. È il 1924. E nell'America del proibizionismo Henry ricomincia da zero, spostandosi da New York a Chicago e guadagnandosi da vivere con mestieri ingegnosi: fa l'uomo-sandwich, il cavadenti, il rabdomante e il modello per immagini ardite, per ritrovarsi infine a diventare l'improbabile braccio destro del giovane Louis Armstrong. Ripercorrendo le infinite fughe ed avventure dell'infaticabile Henry, sempre contraddistinte dalla sua incredibile capacità di cavarsela, Roddy Doyle ci racconta l'America degli anni Venti, la Chicago del jazz e dei conflitti razziali, un mondo con ingiustizie e soprusi ma pieno anche di vita, di musica e di energia.
Recensioni degli utenti
Una faccia già vista-28 Febbraio 2011
Difficile commentare un capolavoro, perché di questo si tratta. Nelle prime tre parti emerge con forza il rapporto negrobianco-bianconegro tra Louis Armstrong e Henry, ricco di ambivalenze, inversioni, comunanze e differenze (e il ritratto del futuro Satchmo mi sembra convincente, pur non avendo mai nulla su di lui); l'ultima parte è totalmente diversa, pare un sogno sognato a folle velocità attraverso un'America in fuga, attraverso una realtà che si trascolora in leggenda e cade nell'oblio prima di diventare mito, fino a stramazzare nel deserto al cospetto di un altro Irlandese con un occhio solo affermatosi negli USA grazie al cinema...
Una faccia già vista-5 Dicembre 2010
Questo libro e' stato un po' una delusione: partito alla grande, con una storia appassionante e verosimile, dalla meta' ha iniziato ad andare un po' troppo sul fantasioso, per arrivare, alla fase finale ad una conclusione assurda. Grande scrittore, Roddy Doyle, probabilmente ha voluto osare troppo nella seconda parte, rovinando completamente le parti belle del libro.