La fabbrica dell'obbedienza. Il lato oscuro e complice degli italiani
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- Universale economica. Saggi
- Data di Pubblicazione:
- 25 settembre 2013
- EAN:
9788807882029
- ISBN:
8807882027
- Pagine:
- 219
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Struttura e processi politici, Prosa letteraria
Descrizione La fabbrica dell'obbedienza. Il lato oscuro e complice degli italiani
Servili, bugiardi, fragili, opportunisti: il mondo continua a osservarci stupito e a chiedersi donde provengano negli italiani tante riprovevoli inclinazioni, tanta superficialità etica e tanta mancanza di senso di responsabilità. Colpa delle stelle? Del clima? Della natura beffarda che ci avrebbe fatti così per puro capriccio? In questo suo nuovo libro, sciolto e affabulatorio nella forma quanto ruvido e penetrante nella sostanza, Ermanno Rea ci guida alla ricerca delle origini stesse della "malattia", del suo primo zampillare all'ombra di quel Sant'Uffizio che nel cuore del secolo XVI trasformò il cittadino consapevole appena abbozzato dall'Umanesimo in suddito perennemente consenziente nei confronti di santa romana Chiesa. Dopo oltre quattro secoli, la "fabbrica dell'obbedienza" continua a produrre la sua merce pregiata: consenso illimitato verso ogni forma di potere. L'italiano si confessa per poter continuare a peccare; si fa complice anche quando finge di non esserlo; coltiva catastrofismo e smemorante cinismo con eguale determinazione. Dall'Ottocento unitario al fascismo, dal dopoguerra democristiano alla stessa dinamica del compromesso storico, fino alla maestosa festa mediatica del berlusconismo, "Mario Rossi" ha indossato la stessa maschera del Girella ossequioso. Saggio, pamphlet, invettiva, manifesto: un libro di straordinaria lucidità e saggezza, una riflessione che diventa sbrigliata ricognizione storica, atto di accusa, istigazione al pensiero.
Recensioni degli utenti
La forza del pensiero-26 aprile 2012
Rea spiega il suo punto di vista sulle cause storiche del nostro particolare modo di essere italiani. Sul nostro modo di rapportarci dinanzi all'autorità, al potere. Lo fa con furore, con un piglio che sembra quello dell'amico che prima e dopo una cena si imbarca in una polemica senza fine, con molte dispersioni, con il suo ospite e gli altri commensali. Cercando in ogni modo di portare esempi, citazioni, avvenimenti che danno forza alla sua tesi. Un saggio che a momenti lascia perplessi, a momenti avvince.
La fatica di restare italiani-12 aprile 2011
Un libro-sfogo, come lo presenta lo stesso autore, per dare voce a tutti quelli che si sentono ossessionati dal sogno di poter lasciare l'Italia. Stanchi di subire un quotidiano attacco al proprio senso della decenza, da un popolo che sembra odiare se stesso, intento a tessere compromessi e poco propenso alla responsabilità individuale. Con molta attenzione alle responsabilità della Chiesa nella definizione di questo non limpido carattere nazionale...
I popoli hanno un carattere-16 marzo 2011
Questo libro ti parla di cose che hai studiato quando eri a scuola, ma che mai potevi pensare fossero così presenti nella tua vita. Pensavi che la storia fosse il passato. Con questo libro ho capito che un popolo può avere un suo carattere, che si è formato nel tempo.