Eugenio Oneghin di Aleksandr Sergeevic Puskin edito da Quodlibet
Alta reperibilità

Eugenio Oneghin

Editore:

Quodlibet

Traduttore:
Lo Gatto E.
Data di Pubblicazione:
18 giugno 2008
EAN:

9788874622153

ISBN:

8874622155

Pagine:
281
Formato:
brossura
Argomento:
Poesia di singoli poeti
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Trama Eugenio Oneghin

"Io sono innamorata" tristemente continuava Tania a mormorare."Sei malata, tesoro, certamente"."Innamorata son, lasciami stare". L'Evgenij Onegin di Aleksandr Puškin è uno dei sommi libri dell'umanità, e punto d'avvio della grande letteratura russa dell'800.Scritto tra il 1823 e il 1830, narra la storia d'amore mancata tra il giovane romantico disilluso Eugenio e la giovanissima Tatiana, figura incantevole e commovente, immersa ancora nei sogni della sua età.È un romanzo in versi; e l'essere in versi e rima ha sempre creato problemi di traduzione, e di conseguenza una diffusione limitata in lingua italiana, nonostante l'importanza e la notorietà.Questa che presentiamo è la più bella traduzione finora fatta in italiano. Ettore Lo Gatto ha raggiunto con essa quella leggerezza, musicalità e naturalità così vicina alla lingua parlata per cui è celebre Puškin. Il verso novenario giambico russo è restituito nell'endecasillabo regolare italiano, che è il verso più simile per capacità narrativa; ed è mantenuto lo stesso schema di rime dell'originale, cosa importantissima per godere il giro ritmico, la facile leggibilità e l'incanto del racconto.Questa è la prima di una serie di traduzioni esemplari che compariranno nella collana.Ettore Lo Gatto (Napoli 1890-Roma 1983) fu uno dei maggiori studiosi e dei migliori traduttori della letteratura russa. Il suo primo Evgenij Onegin è del 1925, in verso libero; una traduzione che fu poi perfezionata durante, si può dire, tutta la vita, giungendo a questa, esemplare e insuperata, che qui pubblichiamo.

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4 di 5 su 1 recensione

Eugenio OneginDi G. Giovanni-22 febbraio 2011

Mi è stato raccomandato dal mio libraio di fiducia. Questo testo mi ha ricordato il Werther per quanto concerne la struttura narrativa. Nel romanzo epistolare di Goethe, la prima parte racconta le gioie dell'amore tra Werther e Lotta e insiste particolarmente sui sentimenti del giovane nei confronti dell'amata, la seconda parte subisce un'inversione tale che tutti quei sentimenti e quegli stati d'animo che nella prima parte hanno elevato Werther qui lo abbassano fino all'epilogo tragico; in altre parole, ciò che ha portato in alto Werther lo ha poi in un secondo momento degradato. In Pushkin succede un po' la stessa cosa a parti invertite, vale a dire che Tatiana nella prima parte del poema resta rapita e affascinata da Eugene, mentre nella seconda parte, proprio quegli stessi sentimenti che Tatiana provava in un primo momento per Eugene sono provati, anzi subiti, da quest'ultimo nei confronti della giovane russa. Anche qui ci troviamo davanti a un'inversione, una sorta di artificio che serve all'autore per dimostrare al lettore quanto sappia trattare il tema romantico dell'amore non corrisposto. Tuttavia, Werther non mi è mai piaciuto, ed Eugene lo preferisco nella prima parte del poema dove fa sfoggio di un puro egoismo romantico alimentato da uno spleen che lo allontana da tutto e da tutti verso l'interno della Russia a ritrovare se stesso o forse nessuno. Il vero romanticismo a mio parere non consta nell'amore verso un essere umano, ma nell'incondizionata stupefazione nei confronti dell'ignoto, così come lo raffigurò Friedrich nel suo famoso Der Wanderer ber dem Nebelmeer. Detto questo, c'è qualcuno che può insegnarmi il russo in cambio di lezioni di dialetto veneto?