L' esercizio della vita. Cronisteria
- Editore:
Oltre Edizioni
- Collana:
- Oltre confine
- Data di Pubblicazione:
- 2 aprile 2018
- EAN:
9788899932183
- ISBN:
8899932182
- Pagine:
- 546
- Formato:
- brossura
Trama L' esercizio della vita. Cronisteria
La saga di una città dai mille volti, che però rappresentano il suo vero volto. Una città non italiana, non croata, non ungherese, ma insieme italiana, croata, ungherese. E'la Fiume, oggi Rijeka, capitale europea della cultura nel 2020, raccontata in questo romanzo da Nedjeljko Fabrio. Una data, il 2020, entro la quale, un po'alla volta, sta cercando di rientrare nel novero di quelle città straordinarie, multietniche, multilinguistiche, multiculturali e multireligiose, com'erano nel passato Alessandria d'Egitto o Beirut o Smirne o Rodi. Un percorso non facile che la scrolli definitivamente da quella linea piatta, senza più vita, monocorde, unilaterale, quale la Jugoslavia di Tito l'aveva ridotta dopo le lunghe bellissime stagioni dei secoli precedenti, dal 1700 al 1945, che in questo romanzo, di autentico spessore letterario, vengono raccontate da Nedjeljko Fabrio. Certo, lo fa dal punto di vista suo, croato, ma non sfugge, nonostante questo prisma a tratti deformante, proprio, del resto, di uno scrittore a cui sono concesse tutte le invenzioni possibili di questo mondo, l'impronta cosmopolita che pochi hanno saputo cogliere, chi riducendo Fiume, prima, a città ungherese, chi poi, dopo l'impresa dannunziana, a città italiana, chi poi, con l'arrivo di slavi venuti da fuori a riempire il vuoto demografico lasciato dall'esilio degli italiani, a jugoslava, e chi infine ancora, negli ultimi vent'anni, a città croata. No, Fiume è Fiume. O non è.
Recensioni degli utenti
L'esercizio della vita-8 luglio 2018
Una storia di notevole contenuto letterario, proposta con uno stile evocativo di ampio respiro, con spunti di ricercata originalità. Si tratta del racconto delle fortune (e sfortune) di una famiglia nel contesto di una città di frontiera, Fiume, una città con ricorrente vocazione di città-stato, nella quale italiani, croati, ungheresi, e altre varie e vivaci minoranze hanno convissuto o si sono scontrati, secondo i periodi storici. Da notare il sottinteso sodalizio fra l'autore (di lingua croata) e il traduttore, nativo di Zara, quindi italo-dalmata.