L' eredità della priora di Carlo Alianello edito da Osanna Edizioni
Alta reperibilità

L' eredità della priora

Edizione:
5
Data di Pubblicazione:
24 maggio 2023
EAN:

9788881670161

ISBN:

888167016X

Pagine:
608
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama L' eredità della priora

Vasto affresco degli eventi che si svilupparono nell'Italia meridionale tra il 1861 e il 1862, l'opera rimane la insuperata saga del brigantaggio. Nata come romanzo ideologicamente orientato a far valere le ragioni del Sud contro un Nord invasore e conquistatore, L'eredità della Priora, per quel miracolo che è solo della poesia, diventa inevitabilmente romanzo dell'unità nazionale.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 23.75€ 25.00
Risparmi:€ 1.25(5%)
Disponibile in 2-3 giorni
servizio Prenota Ritiri su libro L' eredità della priora
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 1 recensione

L'eredità della PrioraDi c. Giovanni-9 ottobre 2010

Lessi questo romanzo di Carlo Alianello circa dodici anni or sono: ricordo che mi piacque molto, soprattutto per le buone capacità nel padroneggiare una trama complessa e per i dialoghi molto vivaci, con frequente ricorso al dialetto, di cui sono riprodotte alcune strutture linguistiche o introdotti direttamente vocaboli e modi di dire. Alianello (di cui, a onor del vero, ho letto solo questo libro) mi sembra dunque uno scrittore abile, anche se le idee politiche e religiose lo ponevano al margine della vita culturale italiana: cattolico ultraconservatore e simpatizzante per i Borboni, infatti, non era fatto per piacere né durante il fascismo, quando cominciò a scrivere (dato il culto del Risorgimento che comunque il fascismo condivideva con l'Italia liberale), né dopo, perché, nonostante la simpatia per i briganti e le classi umili, i suoi ideali di una società agricola, patriarcale e pervasa di religiosità erano in conflitto con la cultura laica e progressista che si andava affermando nel dopoguerra. In realtà, L'eredità della priora mi sembra presentare le idee di Alianello in una luce piuttosto sfumata e ricca di chiaroscuri: non vi appare rimpianto tanto il regno borbonico in quanto tale, di cui anzi, sebbene non in modo netto, sono posti in luce difetti e arretratezze, ma un mondo arcaico in cui nobiltà, clero e popolo vivono fianco a fianco e, pur all'interno di una struttura sociale gerarchizzata, condividono essenzialmente un medesimo stile di vita frugale (da questo punto di vista, emblematica è la descrizione di Potenza "com'era una volta" fatta da Mons. Vincenzo Stella, forse il personaggio più vivo e sbalzato del romanzo, figura originale di prete che, costretto da una malattia di cuore alla quasi immobilità, si sfoga in chiacchierate e meditazioni a mezzo fra il capriccio intellettualistico e il proverbiare contadino); anche la religione cattolica, continuamente presente nel romanzo, accanto ad una maggioranza di figure positive (la priora, Mons. Stella, il frate paolotto) ne presenta altre di minori, di preti e parroci asserviti al potere politico di turno per conservare onori e beni materiali. Credo perciò che, nonostante qualche occasionale caduta nella retorica o qualche lungaggine, quest'opera di Alianello costituisca un interessante esperimento di narrativa capace di coniugare una visione del mondo minoritaria e inattuale con buone tecniche narrative e una scrittura interessante.