L' enigma multiculturale. Stati, etnie, religioni di Gerd Baumann edito da Il Mulino
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L' enigma multiculturale. Stati, etnie, religioni

Editore:

Il Mulino

Traduttore:
Livini U.
Data di Pubblicazione:
12 gennaio 2017
EAN:

9788815267962

ISBN:

8815267964

Pagine:
184
Formato:
brossura
Argomenti:
Minoranze etniche e multiculturalismo, Sociologia
Acquistabile con la

Descrizione L' enigma multiculturale. Stati, etnie, religioni

Nelle nostre società multietniche la questione dei diritti e delle libertà è diventata centrale. Rivendicare, come avviene, diritti comunitari a difesa dell'identità etnica o religiosa del gruppo piuttosto che del singolo porta all'isolamento e alla ghettizzazione, oltre che a un relativismo culturale indifferente ai diritti fondamentali della persona. Al di là di ogni differenza culturale, la domanda di giustizia sociale ed eguaglianza può essere soddisfatta solo ripensando in termini nuovi la cultura di chi crede in una cultura nazionale unitaria, oppure riconduce la propria cultura all'identità etnica o all'appartenenza religiosa.

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3 di 5 su 1 recensione

Non sequiturDi C. Niccolò-19 settembre 2010

L'analisi non è malvagia (per quanto si riduca al riconoscere la natura processuale e non essenziale della "cultura"). Ma le conclusioni (la fantomatica "intercultura" come fine della storia) sono quantomai traballanti e non fondate su alcun dato empirico (tanto più che Baumann, negando giustamente la natura ontologica dell'essenza "cultura", ne riconosce pienamente la validità metodologica: questo viene fatto en passant, come se non costituisse un problema, quando in reltà è IL problema). Se la cultura è una retorica che si essenzializza per raggiungere determinati fini non si vede come allo smascheramento marxiano-freudiano possa conseguire una sua de-essenzializzazione. Dal punto di vista politico, poi, non vedo come l'intercultura possa essere un obiettivo desiderabile. Baumann parte negando il relativismo hegeliano di Taylor in quanto il semplice "riconscimento" tra culture da lui proposto nascerebbe monco, dal momento in cui difficilmente, a esempio, un mussulmano integralista potrebbe "riconoscere" le norme legali in riguardo alla bestemmia presenti nei paesi occidentali (e viceversa). Ma l'intercultura di Baumann, par di capire, visto che non è meglio specificato nel testo, non potrebbe che consistere in una sorta di media non ponderata delle concezioni culturali più varie. Quindi, per vivere tutti in pace, il meglio sarebbe "processualmente" spingersi nella direzione di norme verso la bestemmia a metà tra la lapidazione e la sanzione amministrativa (laddove esista). Questo non solo farebbe ridere, ma sarebbe tranquillamente considerato un regresso da chiunque sia ancora disposto ad accettare le tradizionali libertà ormai consolidate grazie al progresso del liberalismo "occidentale" (e se questo implichi una certa dose di etnocentrismo, come evidenziato da Levi-Strauss presente un po' dappertutto, poco importa).