Elogio della pirateria. Dal Corsaro Nero agli hacker, dieci storie di ribellioni creative

Parecchie idee dense di sviluppi futuri in questo saggio, però in molti, troppi passaggi si lascia andare a considerazioni dettate più da reazione emotiva che non da argomentazioni rigorose. Il punto secondo me è, pena lo scadere nel semplicismo e nel "romanticismo" della lotta ai potenti, che miglioramenti significativi possono essere fatti già all'interno del sistema di mercato. E' il concetto di proprietà intellettuale che è poco chiaro e va approfondito, non la libera compravendita di proprietà in sé. Alcune parti del libro sono poi, secondo me, involontariamente autoironiche, come il racconto della "conversione del luddista", dove l'autore sembrerebbe convertirsi all'esproprio proletario giusto quando trova il materiale di suo interesse...

Giudicatelo solo dopo una lettura molto attenta. Volendo sintetizzare al massimo, quella che viene narrata e descritta qui è una vecchia storia. La storia del conflitto tra libertà e repressione; una battaglia pragmatica che, a prescindere da inutili orpelli ideologici, si combatte da secoli con le armi della critica e della dignità umana, da una parte, e con quelle violente della censura e del potere economico, dall'altra. Il merito di Gubitosa è quello di presentarci il tutto con grande entusiasmo, con semplicità e con la ragione delle idee di chi pratica questa battaglia ogni giorno, sia nel suo piccolo come pirata della quotidianeità, sia in termini più sostanziosi come avanguardia di un modo di essere nuovo, progettuale, che vede lontano e che ha acquisito coscienza del proprio ruolo di avanguardia.

Un ottimo trattato scritto da un Italiano sulla liberta' informatica. Mi ha colpito molto quando si parla di liberta' per cio' che riguarda l'audio e non mi ha convinto molto nel momento in cui si parla della liberta' rivolta verso i video. In ongi caso un libro che fa pensare e fa respirare un'aria di liberta'.