L' elenco telefonico di Atlantide di Tullio Avoledo edito da Einaudi
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L' elenco telefonico di Atlantide

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
19 luglio 2005
EAN:

9788806173395

ISBN:

8806173391

Pagine:
504
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Trama L' elenco telefonico di Atlantide

Tutto ha inizio in uno spettrale e labirintico condominio di una cittadina di provincia, dove vive Giulio Rovedo, responsabile dell'ufficio legale di una piccola banca che sta per essere assorbita da un importante colosso finanziario. Dietro la fusione però non ci sono gli interessi di una qualsiasi multinazionale, bensì un gruppo di esoteristi rabbiosi a caccia dell'Arca perduta, con lo scopo di far tornare al potere gli dèi dell'antico Egitto. E così che da un quieto lavoro impiegatizio il protagonista si trova catapultato in un'avventura planetaria, fra matematica, cabalistica, fonti miracolose, universi paralleli, demoni egizi e divinità malefiche, in un thriller ironico etra fantascienza, fantasy e horror.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 8 recensioni

Una stupefacente macchina narrativaDi m. teresina-11 maggio 2012

Era tanto che volevo leggerlo e non mi ha deluso: la scrittura di Avoledo è sarcastica e scorrevole, la trama originale. Divertente è poi riconoscere molti dei luoghi di cui descrive, visto che Avoledo è pordenonese e il romanzo è ambientato principalmente in questa città (che però viene rinominata "Pista Prima") . E' un giallopieno di colpi di scena, ma devo ammettere che quando sono arrivato a quella che pensavo essere la conclusione sono rimasto un po' perplesso.

Da sconsigliareDi E. Ahmad-2 maggio 2012

Non ci siamo. A mio giudizio Avoledo è un bravo scrittore ma ho ritenuto il suo romanzo un pò troppo scontato e banale. Una lettura di poche pagine può essere anche gradevole, ma un intero romanzo decisamente no. Troppo monotono, si perde in minuzie che non sono utili a spiegare la vicenda e che contribuiscono solamente ad irritare il lettore. Il finale davvero deludente e di cui non ho compreso bene il senso.

Delirio cibernetico!Di P. Celeste-27 aprile 2011

Questo romanzo mi ha sconvolta, sarà stato soprattutto per il finale a sorpresa e davvero inaspettato ed inimmaginabile. Realtà parallele, fonti di eterna giovinezza, personaggi che non sono ciò che sembrano e "tecnologia dell'anima" che si mescolano in un appassionante viaggio fantascientifico. Entusiasmante e coinvolgente.

Bello!Di V. Enrico-19 aprile 2011

Durante l'incorporazione della piccola banca in cui lavora da parte di un colosso finanziario internazionale, Giulio Rovedo si trova ad essere protagonista di una serie di coincidenze e fatti alquanto strani e inquietanti che sembrano indicare un complotto con fini oscuri. Questo è solo l'inizio di una avventura planetaria, fra matematica e cabalistica, fonti miracolose e universi paralleli, demoni egizi e nazisti. Alla sua opera prima, Tullio Avoledo riesce a gestire con maestria una trama molto complessa, incrociando senza pesanti stonature generi letterari molto diversi tra loro come il thriller e il fantasy, e condendo il tutto con uno humor leggero ed intelligente. "L'elenco telefonico di Atlantide" è puro svago, per chi ama l'avventura e per chi crede che solo gli stranieri possano scrivere libri così.

L'elenco telefonico di AtlantideDi S. Lucia-9 aprile 2011

Leggero e divertente romanzo. Una lettura fresca e piacevole. Un caleidoscopio di fatti, personaggi, situazioni talmente diverse, da procurare una vertigine clamorosa, spiazzando continuamente i lettori, che si trovano tra le mani un oggetto incredibile e assai divertente. La lettura procede spedita in tutte e cinquecento le pagine, senza staccare e stancare mai, grazie anche alla prodigiosa capacità di modellare i dialoghi.

L'elenco telefonico di AtlantideDi m. silvio-31 marzo 2011

Mah, cosa dire di un simile libro? L'autore è un emerito sconosciuto e si capisce il perchè. Mi sono trovato in mezzo a una storia strampalata e costruita senza troppa coerenza, con episodi buttati li a caso e quel po' di sesso, alcol e vita spericolata che non guastano mai. E dopo quasi cinquecento pagine di complotti orditi da multinazionali del credito, finti ebrei, realtà parallele, fonti miracolose, divinità egizie redivive, donne e uomini senza scrupoli, assessori leghisti, e tutto un campionario di varia umanità, dopo un epilogo dove il bene trionfa e tutto pare finito per il meglio, arrivano le ultime cinque paginette, che avrebbero la pretesa di sconvolgere tutte le certezze del lettore, e che personalmente hanno solo avuto il potere di farmi incazzare. Il tutto condito da una scrittura assolutamente ordinaria, a volte al limite della sciatteria, senza un guizzo che giustifichi a parer mio la pubblicazione di una simile opera presso un editore serio (o almeno ritenuto tale) come Einaudi.