ma qualche giorno prima,<\/strong> mentre parlavi sotto un albero.<\/strong> Sentivo zone lontane del mio corpo<\/strong> che tornavano a casa.\u201d <\/strong><\/p>
<\/strong>\u201cAbbiamo bisogno di contadini,<\/strong> di poeti, gente che sa fare il pane,<\/strong> che ama gli alberi e riconosce il vento.<\/strong> Pi\u00f9 che l\u2019anno della crescita,<\/strong> ci vorrebbe l\u2019anno dell\u2019attenzione.<\/strong> Attenzione a chi cade, al sole che nasce<\/strong> e che muore, ai ragazzi che crescono,<\/strong> attenzione anche a un semplice lampione,<\/strong> a un muro scrostato.<\/strong> Oggi essere rivoluzionari significa togliere<\/strong> pi\u00f9 che aggiungere, rallentare pi\u00f9 che accelerare,<\/strong> significa dare valore al silenzio, alla luce,<\/strong> alla fragilit\u00e0, alla dolcezza.\u201d<\/strong> \u00a0<\/strong> \u00a0<\/strong> Il nuovo libro di Franco Arminio,<\/strong> le pi\u00f9 belle poesie del poeta italiano<\/strong> pi\u00f9 seguito sulla Rete<\/strong><\/p>
<\/strong>Franco Arminio ha raccolto qui una parte della sua sterminata produzione in versi. Ma non \u00e8 un\u2019antologia, \u00e8 un\u2019opera antica e nuova, raffinata e popolare, un calibrato intreccio di passioni intime e passioni civili. La prima sezione \u00e8 un omaggio al paesaggio e ai paesi che Arminio racconta da anni nei suoi libri in prosa. La seconda ci presenta una serie di poesie amorose in cui spicca il suo acuto senso del corpo femminile. Dopo i testi intensi dedicati agli affetti familiari, le conclusioni sono affidate a una serie di riflessioni sulla poesia al tempo della Rete. I versi di Arminio sono lavorati a oltranza, con puntiglio e\u00a0 cura, con l\u2019obiettivo di arrivare a una poesia semplice, diretta, senza aloni e commerci col mistero. La sua scrittura \u00e8 una serena obiezione alle astrazioni e al gioco linguistico, una forma di attenzione a quello che c\u2019\u00e8 fuori, a partire dal corpo dell\u2019autore, osservato come se fosse un corpo estraneo. L\u2019azione cruciale \u00e8 quella del guardare: \u201cIo sono la parte invisibile \/ del mio sguardo\u201d.<\/p>","gtin":"9788861909151","mpn":"","image":"https:\/\/img2.libreriauniversitaria.it\/EIT\/280\/915\/9788861909151.jpg","name":"Ebook Cedi la strada agli alberi","offers":{"@type":"Offer","url":"https:\/\/www.libreriauniversitaria.it\/ebook\/9788861909151\/autore-franco-arminio\/ebook-cedi-la-strada-agli-alberi.htm","priceCurrency":"EUR","price":7.99,"itemCondition":"https:\/\/schema.org\/NewCondition","availability":"https:\/\/schema.org\/InStock","seller":{"@type":"Organization","name":"Libreria Universitaria"}}}]
“La prima volta non fu quando ci spogliammo ma qualche giorno prima, mentre parlavi sotto un albero. Sentivo zone lontane del mio corpo che tornavano a casa.” “Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, al sole che nasce e che muore, ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza.” Il nuovo libro di Franco Arminio, le più belle poesie del poeta italiano più seguito sulla ReteFranco Arminio ha raccolto qui una parte della sua sterminata produzione in versi. Ma non è un’antologia, è un’opera antica e nuova, raffinata e popolare, un calibrato intreccio di passioni intime e passioni civili. La prima sezione è un omaggio al paesaggio e ai paesi che Arminio racconta da anni nei suoi libri in prosa. La seconda ci presenta una serie di poesie amorose in cui spicca il suo acuto senso del corpo femminile. Dopo i testi intensi dedicati agli affetti familiari, le conclusioni sono affidate a una serie di riflessioni sulla poesia al tempo della Rete. I versi di Arminio sono lavorati a oltranza, con puntiglio e cura, con l’obiettivo di arrivare a una poesia semplice, diretta, senza aloni e commerci col mistero. La sua scrittura è una serena obiezione alle astrazioni e al gioco linguistico, una forma di attenzione a quello che c’è fuori, a partire dal corpo dell’autore, osservato come se fosse un corpo estraneo. L’azione cruciale è quella del guardare: “Io sono la parte invisibile / del mio sguardo”.